Pubblicato il: 12/09/2024 alle 14:21
(Adnkronos) –
10 Corso Como svela il concept del nuovo negozio, concepito dall’agenzia interdisciplinare 2050+, secondo la visione di Tiziana Fausti, nel contesto del graduale processo di trasformazione e rinnovamento dell’iconica location milanese. Ideato come una macchina teatrale flessibile, il negozio al piano terra, nello specifico l’area donna, è coerente nelle intenzioni e nelle soluzioni architettoniche con gli spazi al primo piano – Project Room e Galleria – inaugurati lo scorso febbraio.
In occasione dell’apertura del nuovo negozio, Phoebe Philo debutta da 10 Corso Como, in esclusiva per il mercato italiano. Una partnership naturale tra due leader: 10 Corso Como, riconosciuto a livello mondiale per la sua unica dimensione distributiva, e Phoebe Philo, rinomata per la sua eccezionale creatività ed esecuzione. A partire dal 10 settembre, 10 Corso Como presenta in store il terzo edit del marchio, accompagnato da una selezione di pezzi dei primi due edit (lanciati a ottobre 2023 e marzo 2024), segnando il completamento della collezione. Le categorie comprendono il prêt-à-porter, la pelletteria e gli accessori. Nel negozio, come lo sfondo di una scenografia, la nuova scala interna, interamente rivestita in acciaio, collega i due livelli manifestando il ripensamento dei flussi sia orizzontalmente su ciascun piano, che verticalmente attraverso l’edificio. Offre inoltre un’esperienza unica, permettendo al cliente di esplorare un ecosistema innovativo di molteplici proposte legate alla moda, all’arte, al design e al food. Lo spazio è abitato da dispositivi allestitivi mobili e componibili: una nuova versione dei tavoli pantografo e una serie di rack appendiabiti connessi ad argani, in grado di muoversi verticalmente e orizzontalmente nell’ambiente fino a sparire completamente tra le travi del soffitto. Questi elementi, come unità teatrali dinamiche e leggere, consentono infinite configurazioni, offrendo un ampio ventaglio di possibilità curatoriali. I lavori di rinnovamento hanno una duplice natura, architettonica e curatoriale: il concept è infatti arricchito da collaborazioni con designers internazionali invitati da 2050+ a contribuire con interventi specifici, pensati per l’esposizione. Sono tra gli altri (in ordine alfabetico): Jesper Eriksson, Laurids Gallée, Odd Matter, Sam Chermayeff Office, The Back Studio. Questo processo di interazione rispecchia la visione generale del nuovo 10·Corso·Como, immaginato come una piattaforma dinamica di scambio culturale e creativo: uno spazio che si configura come un’armoniosa sinfonia, dove ogni voce, prospettiva e collaborazione tra diversi protagonisti contribuisce a creare un dialogo corale che dà vita a un’esperienza coesa e poliedrica. Tutti gli arredi progettati per 10 Corso Como sono incentrati sulla matericità: Jesper Eriksson ha realizzato un bancone in piastrelle di carbone compresso nero, un materiale inusuale, una meraviglia geologica che ha iniziato il suo processo di formazione circa 300 milioni di anni fa attraverso la fotosintesi; Laurids Gallée ha progettato una struttura in metallo lucido abbinata a ripiani realizzati con lastre di resina riciclate che evoca un’estetica archeologica che ricorda gli esemplari rocciosi stilizzati; Odd Matter ha realizzato due tavoli espositivi e un banco cassa, esplorando l’uso di fili di vetro riciclato e gesso cristallino alfa; Sam Chermayeff Office ha creato l’espositore dedicato ai gioielli: una serie di vetrine che come un portale permettono al cliente di entrare in un mondo esclusivo e prezioso; e The Back Studio ha progettato Assemblage n.48, una lampada creata assemblando pezzi industriali e neon soffiati a mano, una struttura leggera in alluminio che sostiene un tubolare di neon rosso fuoco, posizionata all’interno della nuova scala che conduce al primo piano. Completano l’arredo le panche Glissière di Heim + Viladrich, ispirate alle forme brutaliste delle barriere autostradali in cemento. Il progetto Ripensare 10 Corso Como aggiunge un altro tassello al suo nuovo capitolo evolvendo l’ecosistema iconico del primo concept store, un palcoscenico capace di trasformarsi in modo fluido riconfigurando la sua identità e adattandosi organicamente alla varietà di esperienze ed eventi che accoglie. —modawebinfo@adnkronos.com (Web Info)