Pubblicato il: 13/12/2015 alle 08:21
Rubrica a cura di Glam Events
Scegliere la colonna sonora ideale per le nozze non è un’impresa da poco: bisogna tenere in considerazione lo stile della cerimonia, la location e l’organizzazione della giornata nei vari momenti. Perfino il numero degli invitati può incidere sulla decisione, e con esso il budget, tuttavia trovare l’accordo giusto (letteralmente) non è impossibile.
Il gusto personale degli sposi deve essere sempre la linea guida da seguire: un quartetto d’archi risulterebbe fuori luogo alle nozze di due giovanissimi amanti del rock, tanto quanto un cantante da pianobar ad un matrimonio solenne e formale.
La musica in filodiffusione può rappresentare una soluzione intermedia piuttosto efficace, la colonna sonora può essere creata su misura per adattarsi a qualsiasi contesto, a patto che la location sia dotata di un impianto adeguato di diffusione del suono.
Sconsigliato, però, optare per il fai-da-te se non si è sufficientemente esperti: meglio rivolgersi ad un deejay o ad un professionista del settore, unica garanzia che tutto fili liscio per l’intera durata dell’evento.
Il dilemma, di solito, è questo: meglio solo musica o musica e voce? Dipende.
La musica di sottofondo è certamente più discreta, mentre un solista o una coppia (per non parlare di un gruppo) sarà sicuramente più “invasivo”: agli sposi spetta l’obbligo di chiedersi se gli invitati apprezzerebbero.
Anche il volume della musica deve essere considerato con attenzione: mai impedire la conversazione. Nel caso di musica dal vivo, i musicisti dovrebbero trovarsi a una distanza adeguata da tutti i tavoli.
Ultimo, ma non meno importante consiglio, è di fare il possibile per ascoltare prima del sì una performance dei musicisti scelti: che si tratti di una serata in un locale o di un altro matrimonio (cui presenziare per pochi minuti e con assoluta discrezione, concordandolo prima), è sempre il modo migliore per saggiare il terreno al di là delle presentazioni ufficiali.
I momenti clou che di solito scandiscono il rinfresco, il pranzo o la cena nuziale sono l’arrivo degli sposi, il taglio della torta e il lancio del bouquet. Prevedere un sottofondo musicale adeguato per ciascuno di essi è indispensabile. Si può optare per una serie di canzoni care alla coppia, per un medley strumentale ad effetto oppure per uno stesso brano ripetuto nei due o tre momenti, l’importante è che la musica richiami l’attenzione degli invitati, ma senza rubare loro la scena.
Discorso a parte per l’eventuale afterdinner dedicato al ballo. Qui la musica può spaziare dal revival alla disco, a seconda dell’età e del numero di ospiti che si prevede si intratterranno fino a tardi.
Ultima postilla: l’effetto “villaggio vacanze” è da evitare sempre.
Chiedetevi dunque cos’è più importante per voi durante ciascuna fase del matrimonio e condividete le vostre idee con i musicisti.
Per approfondire: Realizzare il sogno del “matrimonio perfetto”. I consigli delle wedding planner di GlamEvents
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