Pubblicato il: 10/02/2017 alle 10:32
“Siamo arrivati a 53 aggressioni negli ultimi 5 anni negli ospedali siciliani” – dichiara Calogero Coniglio, segretario territoriale della provincia di Catania e coordinatore nazionale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, il quale aggiunge:
“Un medico, il dott. Giovanni Cannavo', è stato picchiato da un uomo al pronto soccorso del Garibaldi centro di Catania, i due pugni subiti lo hanno costretto a ricorrere ad una Tac di controllo. Ha avuto anche una crisi ipertensiva. La paziente attendeva un posto letto dalla mattina, lo stress e l’attesa hanno fatto infuriare il figlio che per futili motivi ha preso come bersaglio il primo camice bianco. Condanniamo e condanneremo sempre questi gesti ma soprattutto la Regione Siciliana che continua a mantenere questa palese e grave carenza di posti letto che ingolfa tutti i giorni i pronto soccorso degli ospedali siciliani, situazione drammatica ormai nelle cronache di giornali e tv nazionali”.
“Era prevedibile, e se non si interviene è prevedibile anche una massacro di infermieri e medici per tutto il 2017, credo sarà principalmente una “competizione” tra ospedali di Catania e Palermo, ironizza Calogero Coniglio – l'intervento della polizia è stato tempestivo altrimenti poteva andare peggio”.
“Sono trascorse due settimane dall'ultima aggressione a Palermo, dalle nostre denunce a prefetture e questure, dalle due interrogazioni parlamentari presentate, dalle rassicurazioni, dalla solidarietà e le promesse del sottosegretario della Salute Faraone e dall’Assessore regionale Gucciardi appunto a Catania. Dopo il dossier di 48 aggressioni inviato alla Regione, dopo l’ultima l’aggressione al dott. Puleo al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, nulla è cambiato, nessun intervento”.
“Attendiamo e solleciteremo affinché i due Ministri della Salute e dell’Interno, Lorenzin e Minniti, rispondano urgentemente alle interrogazioni parlamentari presentate al Senato dai senatori Scavone e Compagnoni sulle gravi carenze strutturali della Sicilia, di posti letto e della carenza di personale» conclude Coniglio.