Pubblicato il: 18/05/2023 alle 08:03
Nella notte nuovi allagamenti in Romagna, in particolare nella zona di Ravenna. La frattura fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Canale emiliano-romagnolo e tutta la rete secondaria dei canali consortili, con l'acqua che ha invaso parti significative delle campagne: allagamenti a
Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna. Durante la notte il Comune di Ravenna è intervenuto, con il supporto della Polizia locale, informando i cittadini di Villanova, invitandoli ad andare ai piani alti, offrendo a chi fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico o la sistemazione al Cinemacity. Evacuazioni in corso ancora anche a Castel Bolognese, sempre provincia di Ravenna, dove si è registrato un problema di assenza di acqua potabile.
Il Comune ha distribuito l'acqua dove ha potuto e al palazzetto dello sport è arrivata un'autobotte. La catastrofe
Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d'acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, fra la serata di ieri e la mattina di oggi hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone della Romagna. È finita sott'acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l'acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case.
Sono morte nove persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata in mattinata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore. E così, in tutta la Romagna, è stata una giornata di angoscia e di soccorsi frenetici, per cercare di riuscire a salvare tutte le persone in difficoltà e raggiungere quelle che non si trovavano. Un'impresa resa particolarmente complicata anche dai continui blackout alle linee elettriche e telefoniche, con molte strade raggiungibili solo con i gommoni e con una vasta area isolata dal resto d'Italia: treni fuori servizio, autostrada per quasi tutto il giorno impercorribile, moltissime strade chiuse.
L'allerta rossa era stata diramata da giorni e la perturbazione violentissima era attesa: le aree più a rischio sono state fatte evacuare, le persone invitate a salire ai piani alti delle case. Migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. La realtà, però, ha superato le peggiori previsioni: anche perché la pioggia (in alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell'acqua che di solito fa in media nel mese di maggio) è arrivata su un terreno già messo a dura prova dall'alluvione di due settimane fa.
LE VITTIME – Tre persone sono morte a Forlì, uno travolto da una frana nel Cesenate e due coniugi morti a Ronta di Cesena. Mentre il marito è stato trovato nella casa dove vivevano e dove avevano un'azienda agricola, la donna è stata ritrovata sulla spiaggia di Zadina a Cesenatico, trascinata dalla furia del Savio per oltre venti chilometri. Si teme che il bilancio possa aumentare. In serata il governatore Bonacchini si corregge. "Sono nove i morti per il maltempo in Emilia-Romagna". Lo ha detto, al Tg La7, in presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Questo perché nel calcolo delle vittime, è stata aggiunta una persona che è morta ieri a Cesena a causa di un malore, prima dell'esondazione del Savio.