Pubblicato il: 23/05/2023 alle 08:18
Tutto pronto per la VI edizione del congresso "Highlights in Neurology" organizzato dal primario di Neurologia dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta Michele Vecchio nella splendida cornice di Pantelleria. Esperti da tutta Italia, ma anche dalla Svizzera, si incontreranno per discutere delle nuove frontiere e delle nuove terapie per la cura delle malattie neurologiche, tra le più diffuse nella popolazione. Tante le novità in diversi campi come illustrato dal dottore Vecchio che ha fornito delle anticipazioni sul congresso che si terrà dal 24 al 27 maggio.
"Torniamo a Pantelleria – spiega il direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia dell'ospedale Sant'Elia Michele Vecchio – dopo alcune edizioni che non abbiamo potuto fare sull’isola a causa dell’emergenza Covid. Abbiamo cercato di rideterminare il concetto di highlights cioè le ultime novità nel campo della neurologia e al solito abbiamo invitato dei relatori di rilievo internazionale. I focus di quest’anno sono in particolare la demenza, l’ictus cerebrale, l'epilessia e la sclerosi multipla. La demenza di Alzheimer è una delle patologie che preoccupa molto lo sviluppo del genere umano, visto che è aumentata l’età di sopravvivenza e l’età è uno dei fattori di rischio per la stragrande maggioranza dei casi. Per questo motivo nel decennio che affronteremo il numero dei malati si moltiplicherà in modo quasi esponenziale. Ospiteremo a Pantelleria il gruppo del professore Giovanni Frisoni, che è un gruppo di Ginevra, e in modo particolare le professoresse Ribaldi e Marizzoni, che focalizzeranno due aspetti: la necessità di individuare quanto più precocemente il disturbo cognitivo di memoria, per evitarne i danni devastanti, e la possibilità di fare prevenzione. Il mondo della ricerca si sta orientando verso la prevenzione anche di patologie complesse come può essere l’Alzheimer. Dell’Alzheimer conosciamo quasi tutto. Il cervello viene invaso da una sostanza che si chiama amiloide e la sfida è cercare di impedire che questa sostanza entri nel cervello, e questo è difficilissimo, e dall’altro cercare di impedire che entri per meccanismo patologico. Nuove terapie sono già utilizzate negli Stati Uniti, come l’Aducanumab, in corso di registrazione anche in Europa, insieme ad altri farmaci, i cosiddetti anticorpi monoclonali. Si tratta della nuova frontiera delle terapie mediche personalizzate, quella che si chiama terapia di precisione, che in questo caso impedisce la diffusione di queste cellule e le va a distruggere.
L’altro focus è quello sull’ictus cerebrale che è la terza causa di morte, prima causa di disabilità, terza causa di demenza. La novità consiste innanzitutto nella percezione della gravità del fenomeno. Un paziente che ha una parestesia, una deviazione della rima buccale va subito in ospedale, dove è operativo in tutti gli ospedali d’Italia il codice stroke. Il paziente arriva e troverà sempre un’equipe in grado di sapere esattamente cosa fare. E quello che facciamo è cercare di liberare dalla sofferenza vascolare il paziente con varie tecniche: con i farmaci, con la trombolisi tradizionale e già da un po’ di tempo anche all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta facciamo la trombectomia meccanica, cioè rompere il trombo che occlude l’arteria e fare delle procedure idonee a ripristinare la vascolarizzazione. Nel nostro caso è stato un ulteriore passo in avanti dell’ospedale Sant’Elia, e in particolare del reparto di Neurologia che con una convenzione con la Neuroradiologia interventistica di Messina, che sarà presente al congresso, il numero di procedure è stato enorme, nonostante si tratti di procedure molto selettive. In Sicilia siamo al secondo posto, dopo Messina e primi rispetto al Civico, al Cannizzaro o Villa Sofia dove si fanno queste procedure. E in una graduatoria nazionale siamo tra i primi cinque. Quindi grande lavoro da parte di tutto lo stroke team del Sant’Elia che non coinvolge solo la Neurologia ma tante figure professionali: i neuroradiologi interventisti, tutto il gruppo della neuroradiologia, la Rianimazione, che ci dà supporto di terapia intensiva dove questi pazienti devono necessariamente andare perché la procedura viene fatta in anestesia generale. Quindi l’ospedale Sant’Elia è impegnato in questa grossissima sfida di tipo qualitativo e di risposta di salute alla nostra popolazione
Il terzo focus è l’epilessia. Con noi al congresso ci saranno sia il professore Labate che il professore Elia. Anche in questo campo ormai si registra un affinamento delle tecniche di diagnosi e quindi di classificazione con l’utilizzo di moltissimi farmaci con cui si cerca di dare una vita libera dalle crisi ai nostri pazienti, piccoli e grandi che siano. E’ importante sottolineare infatti come l’epilessia non è solo un problema dei bambini ma anche degli adulti e degli anziani. Più le persone vivono a lungo e più è probabile che nuove problematiche si manifestino.
L’ultimo focus, non per importanza, è la Sclerosi Multipla, altro cavallo di battaglia della nostra Neurologia. Anche in questo campo le novità ci sono già state: farmaci nuovissimi non ne abbiamo, gli ultimi sono arrivati l’anno scorso ma chiaramente questo armamentario farmacologico ci consente di cucire addosso al paziente la sua terapia. Quindi terapie di precisione che sono quasi terapie “sartoriali”, che consento di avere la migliore risposta possibile e maggiore sicurezza possibile dei trattamenti.