Pubblicato il: 23/05/2023 alle 20:09
Con molta passione ho seguito le vicissitudini legate alla vicenda del policlinico a Caltanissetta. Prima ancora, tanti anni fa, sono stato testimone della vicenda università ed in quella occasione ho scritto alcuni articoli che i giornali locali hanno benevolmente pubblicato. Ho scritto con molta decisione che non si poteva finanziare una università privata con fondi pubblici ed in quella occasione con toni più che ironici, scrissi che i nisseni erano d'accordo a cedere tutti i loro politici in cambio di Mirello Crisafulli, vero eroe ennese in grado persino di bloccare con le sue "armate" l'autostrada sotto le curve di Enna affinché il ministero desse l'autorizzazione a creare la Kore privata con i soldi alla regione.
Fu un brutto colpo per la nostra città in quanto ci dovemmo accontentare del consorzio sotto l'egemonia e il controllo dell'università di Palermo. Che Caltanissetta meriti il policlinico è stato detto e ripetuto, per i motivi che ormai conosciamo tutti , come conosciamo tutti l'abilità dei politici ennesi capaci di fare fronte comune tanto da dar vita a due università una italiana e una rumena, entrambe capaci di andare a gonfie vele. E mentre l'università privata riceveva il triplo dei contributi regionali rispetto al consorzio di Caltanissetta, frutto di un emendamento votato alla Regione anche dai nostri deputati nel pieno della notte, si costruivano ad Enna biblioteche, si acquistavano terreni e fabbricati per ospitare le due università.
Attualmente assistiamo ad Enna alla clinicizzazione di diversi reparti ospedalieri e questo dimostra che, anche senza carte scritte per il policlinico, Enna è più avanti di noi, ha già cominciato il lavoro e noi qui organizziamo assemblee e manifestazioni di piazza utili senz'altro a sensibilizzare i cittadini nisseni, ma assai poco utili ad ottenere attenzione da parte del governo regionale.
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.
Salvatore Giunta
Consigliere Nazionale di
Mezzogiorno Federato.