Pubblicato il: 30/09/2014 alle 14:24
“Ho ritenuto di dover intervenire sul comunicato stampa afferente la Gestione dei Rifiuti ed il piano ARO che l’Amministrazione Comunale Ruvolo, si appresta a varare, in relazione alla “chiamata in causa” dell’Amministrazione Campisi di cui ho fatto parte, dal Circolo PD Centro Storico. E’ necessario in primo luogo dare atto al Circolo della caparbia continuità di produrre interventi, che nel migliore dei casi, e per fortuna, sono risultati e risultano “neutri” rispetto alle volontà di incidere sulle sorti della nostra collettività. Ciò certamente da attribuire ad una tanto lacunosa informazione di base, quanto scarsa propensione alla esposizione di fatti reali”. Replica così ai dirigenti del circolo Centro Storico del Pd, l'ex assessore comunale Andrea Milazzo, intervenendo a proposito del Piano rifiuti che la Giunta comunale si appresta ad adottare.
“Registro in primo luogo definire da parte del Circolo Centro Storico, in tema di rifiuti e raccolta differenziata, di “buio” i cinque anni di Amministrazione Campisi, che sarebbe riuscita a smantellare i “miglioramenti” registrati fino ad all’ora dalle precedenti Amministrazioni. Replico al Circolo “Centro Storico” che l’unica cosa che riuscì a smantellare l’Amministrazione Campisi, fu il sistema dell’ATO, cogestito dalle passate amministrazioni, che aveva portato il servizio a costare oltre 18 milioni di euro con contratti in proroga continua, in un sistema di mala gestio la cui storia è tristemente nota anche alle cronache giudiziarie. Oggi, grazie agli sforzi della nostra Amministrazione, il costo è stato riportato entro la soglia dei 14 milioni di euro, e ciò senza la perdita di un solo posto di lavoro. Questi sono dati incontrovertibili ed ormai storicizzati”, dice l'ex rappresentante della Giunta del sindaco Campisi.
“Ricordo altresì al circolo Centro Storico che, sempre la “buia” Amministrazione Campisi, insieme al Consiglio Comunale fu costretta a mettere da parte 2.000.000 di euro l’anno dalla programmazione per il pagamento dei debiti pregressi dell’ATO, generatisi nelle Amministrazioni “virtuose” a cui fanno riferimento. Forse il “buio” a cui fanno menzione, è la programmazione mancata per l’assenza di quelle risorse, sottratte immoralmente ad ogni cittadino a vantaggio del pagamento dei debiti della mala gestio. Ricordo – aggiunge Andrea Milazzo – infine al Circolo Centro Storico del PD, che il “precedente progetto” a cui fanno riferimento e che l’attuale Amministrazione si appresta a varare, non è altro che il piano di intervento dell’ARO approvato dalla Giunta Campisi con Delibera n° 49 del 24.4.2014, predisposto secondo le linee guida dell’Assessorato all’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, ex art. 5 comma 2 ter della legge regionale n° 92010”.
Per l'ex assessore comunale “detto progetto, prevedeva attraverso l’uso di tecnologie innovative un costo complessivo del servizio a regime di € 10.700.000 euro con un importo relativo ai servizi di raccolta differenziata che dai 2.800.000 del primo anno crescevano fino ad € 3.850.000 a regime, in ragione del significativo aumento di detta frazione, a cui corrispondeva la decrescita del costo di smaltimento dell’indifferenziata, che da € 2.600.000 del primo anno decrescevano a poco meno di 1.600.000 a regime. Il piano ARO fu trasmesso all’Assessorato all’Energia per l’approvazione, e per quanto a pubblica conoscenza, l’Amministrazione Ruvolo, durante l’iter di esame, ancora in corso al suo insediamento, ha ritenuto di chiedere una proroga, concessa dalla Regione Siciliana, al fine di caratterizzare tecnicamente gli elaborati presentati, sulla scorta delle proprie indicazioni politiche, ma ciò senza snaturarne l’impostazione iniziale, garantita per altro dalla permanenza dell’equipe di progettazione”.
Milazzo, concludendo, sostiene di non volere entrare nel merito di diversi ed ulteriori rilievi sull’attuale proposta da parte del Circolo del PD “che per altro non conosco. Non mi sottrarrò, comunque, nell’occasione, a porgere un augurio di buon lavoro all’Amministrazione attiva, unitamente alla raccomandazione di concludere questa delicata fase nel più breve tempo possibile, obiettivo che aveva guidato il nostro operato e indotto a presentare, tra i primi comuni siciliani il piano di intervento all’Assessorato all’Energia”.