Pubblicato il: 08/06/2023 alle 17:42
Da oltre 20 anni nella nostra città, insiste il Centro Polifunzionale di Pian Del Lago che nel tempo ha subito diverse trasformazioni, legate alle più svariate esigenze dei tempi, ma innanzi tutto ha sempre dovuto soddisfare la primaria funzione di accogliere tanti stranieri che a seguito del dilagare del fenomeno dell'immigrazione sono approdati nelle coste del nostro Paese.
Un fenomeno che ogni anno spinge migliaia di esseri umani a sfidare il destino, pur di realizzare un sogno, oppure di sfuggire ad una tremenda realtà, ci ha abituati purtroppo ad assistere ad una lunghissima scia di morti. Tanto è stato fatto, ma tanto altro si dovrà fare per aiutare questa popolazione di migranti. Nella nostra realtà cittadina, ci spiace dover registrare che nonostante il sito di Pian del Lago abbia subito radicali cambiamenti, è sempre rimasto isolato ai margini della nostra città, generando grandi criticità nell'apparato dell'accoglienza.
All'interno della struttura, è presente un centro per rimpatri (C.P.R.) ed un centro di accoglienza per richiedenti protezione internazionale (C.A.R.A.) dove attualmente vengono ospitati 450 stranieri, ai quali nei prossimi mesi ne verranno aggiunti altri 120 circa. Inoltre sono ubicati alcuni Uffici della Questura, quali l'Ufficio Immigrazione e, da
qualche mese anche gli Uffici del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.
Ad avviso del Siulp, rappresentato da Massimiliano Occhipinti, tra le criticità del centro risalta la mancanza totale di ogni forma di collegamento con la città, nonché con il polo ferroviario e con il terminaI autobus extraurbani.
"Ad oggi dopo tanto tempo – spiega il sindacalista – nessuno ha mai considerato di valutare l'opportunità di fornire Pian del Lago di un collegamento urbano con la città, che consenta a chiunque (cittadini, avvocati, mediatori culturali, lavoratori dell' ente gestore, forze dell'ordine, donne e bambini), di raggiungere il sito o viceversa tornare in città, togliendolo dall'attuale isolamento".
Secondo il sindacato di Polizia il bacino di utenza che gravita attorno all'accoglienza si trova ad improvvisare una forma di collegamento Quotidianamente ad ogni ora del giorno o peggio ancora della notte, si assiste un enorme viatico di esseri umani, che percorre la strada di collegamento principale, camminando ai margini della stessa, senza marciapiedi, senza illuminazione o altra forma di salvaguardia.
"La situazione si aggrava ulteriormente quando alcuni di loro cercano di percorrere improvvisate scorciatoie, costituite dalla linea ferrata, oppure dalla carreggiata della strada statale 640".
Tanti gli incidenti che si registrati nel tempo, anche un agente di polizia mentre si recava a lavoro a Pian del Lago ha investito uno straniero. Da qui per evitare altre tragedie della strada il sindacato chiede un collegamento urbano è stato già garantito alla collettività. Un servizio per evitare che all'interno della struttura si registrino fibrillazioni quando uno straniero viene coinvolto in un incidente.