Pubblicato il: 09/06/2023 alle 16:50
Serradifalco (Caltanissetta) si appresta a ospitare la quinta edizione di Performare Festival, evento che mette al centro della propria azione la danza contemporanea e la ricerca artistica. In programma dal 28 giugno all’8 luglio. Il festival, ideato e diretto da Simona Miraglia e Amalia Borsellino del Collettivo SicilyMade, è prodotto dall’Associazione In Arte, con il sostegno di Ministero della Cultura, Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana e Comune di Serradifalco.
Il claim di questa edizione, Stargate, è ispirato al dispositivo immaginario in grado di collegare due diversi punti dello spazio-tempo, come accade nell’universo fantascientifico nato nel 1994 dal celebre film di Roland Emmerich. L’intento del festival è quello di «creare un passaggio, individuare una o più porte d’accesso al processo della creazione artistica e svelarne i segreti. Mettere in relazione il territorio con l’universo ancora poco conosciuto della danza contemporanea» spiegano Simona Miraglia e Amalia Borsellino. «Dirigere un Festival legato alla ricerca contemporanea, in un territorio come quello di Serradifalco, ha un sapore che potremmo definire fantascientifico. Se il proposito della passata edizione è stato quello di spingerci ‘ai confini dell’immaginazione’, nel 2023 un’extraterrestre affascinante e sinuosa, atterrerà a Serradifalco. La danza contemporanea arriva per dischiudere il varco che metterà in relazione il territorio con la ricerca ‘aliena’ dei nostri artisti ospiti».
Performare Festival prevede una ricca programmazione composta da spettacoli, performance, residenze creative, workshop e incontri di approfondimento. Tra gli ospiti, artisti e compagnie di rilevanza nazionale e internazionale, ma anche talentuosi emergenti: Compagnia Zappalà Danza, Compagnia Virgilio Sieni, Jurij Konjar, German Jauregui & Antia Diaz Otero, Nello Calabrò, Giovanna Velardi, Balletto Civile, Chiara Ameglio/Fattoria Vittadini, Noemi Bresciani/Fattoria Vittadini, Giorgia Briguglio,, Melania Caggegi & Agnese Canicattì, Nicola Simone Cisternino, Collettivo SicilyMade, Silvia Oteri, Maria Stella Pitarresi & Marco Pergallini, Priscilla Pizzol & Edoardo Sgambato, Delfina Stella, Rosada Letizia Zangrì.
Ad affiancare gli spettacoli saranno le iniziative di Performare Project, momento dedicato alla formazione e alla ricerca artistica sul luogo. La sezione Project quest’anno si articolata in diverse categorie. Tra queste le attività laboratoriali: Kids, per i più piccoli, condotto da Nicola Simone Cisternino, Noemi Bresciani, Delfina Stella; Next Generation, sul MoDem Language di Roberto Zappalà per gli studenti del Liceo Coreutico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta e i giovani danzatori del territorio, condotto da Silvia Oteri; Creazione e Ricerca, percorso sul corpo e il linguaggio del contemporaneo diretto dall'artista Jurij Konjar, destinato a danzatori e performer; Narrazioni Dinamiche, con il TECLab, laboratorio di visione e scrittura critica per adolescenti, curato da Tiziana Bonsignore e ideato dalla testata TeatroeCritica.
Nell’arco degli undici giorni, Serradifalco diventerà palcoscenico all’aperto per artisti nazionali, internazionali e del territorio, a cui intende offrire visibilità, confronto e scambio. Gli artisti saranno a stretto contatto con il paese e la comunità: in questa direzione la residenza creativa Paesaggio e Comunità della sezione Performare Project. L’artista Nicola Simone Cisternino lavorerà in residenza nelle giornate di festival mettendo in dialogo la sua ricerca artistica con il luogo, per creare e presentare una performance inedita.
Sempre nella sezione Performare Project, categoria Creazione e Ricerca, il workshop-residenza Approach to a Creation Process, destinato agli autori emergenti ospiti del festival. Un focus sul processo creativo condotto dagli artisti internazionali German Jauregui e Antia Diaz Otero. Così concludono le direttrici di Performare Festival, Simona Miraglia e Amalia Borsellino: «Il celebre film che ha ispirato il titolo della quinta edizione è una storia di "archeologia spaziale" in cui si insinua che la scintilla iniziale della civiltà umana sia stata fatta scoccare da un intervento alieno. Ci auguriamo, nel tempo, di fare scoccare più di una scintilla “aliena”, di costruire sempre più un Festival di nuova generazione, dinamico e interattivo, fucina di legami fatti di esperienze concrete e radicate sempre più nella comunità».