A 12 ore dalla presentazione delle dimissioni da sindaco di Gela, Lucio Greco si lascia andare a delle considerazioni politiche. “Allo stato ciò che conta non è il mio futuro, ma il risanamento economico – finanziario dell’ente. Il tentativo di sfasciare tutto da parte di alcuni non è riuscito", afferma. "Mi rammarica, però, il fatto che delle forze politiche di livello nazionale – presenti anche nel governo regionale – siano andati dietro il carro di certi personaggi che mi odiano sul piano personale in quanto mi ritengono responsabile di aver bloccato certe operazioni affaristiche in cui erano pienamente coinvolti e di cui devono rispondere alla magistratura. Mi aspetto, per questo, delle prese di posizioni da parte dei vertici regionali di tutti i partiti coinvolti in questa brutta storia, perché ieri è stata scritta una delle pagine più nere della politica di Gela che alcuni, per un misto di incoscienza e spirito di vendetta, volevano sfregiare e farla precipitare in un profondo baratro. Se le mie dimissioni hanno permesso di evitare questo “pericoloso” disegno, posso concludere di avere agito correttamente nell’interesse della città”.
Greco si è dimesso mentre in consiglio comunale si trattava la sfiducia che non è passata.