Pubblicato il: 12/10/2014 alle 08:31
“Siamo alle solite, il Presidente della Regione fa proclami ed annuncia il superamento di tutte le problematiche della vertenza della Formazione Professionale in Sicilia, mentre nei fatti i lavoratori continuano a non lavorare e a non percepire stipendi da 10/12 mesi fino anche a 26/30 mesi”. Lo afferma la Cisl Scuola Sicilia in una nota del segretario regionale formazione, il nisseno Giovanni Migliore, rivolta a tutti i lavoratori del settore formazione. “Non sono stati messi in campo strumenti veri per il pagamento delle spettanza arretrate, non ci sono ancora ammortizzatori sociali per coprire i periodi di sospensione degli operatori che non lavorano”.
“I corsi di obbligo di istruzione rivolti ai giovani in dispersione scolastica non si avviano, lasciando i siciliani senza servizio e facendo licenziare ancora altre migliaia di lavoratori del settore. Contestiamo anche la direttiva per l’avvio della terza annualità che va, di fatto, in violazione agli accordi con le parti sociali per il riassorbimento degli esuberi, ma, al contrario rischia di lasciare a casa migliaia di altri lavoratori non garantendo le retribuzioni prima di altri sei mesi. Il bando – prosegue Migliore – per il servizio di Garanzia Giovani con l’utilizzo temporaneo dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali continua a non avere certezze sul numero degli operatori che impegnerà, né del periodo di lavoro”.
La Cisl parla di “abuso del Governo che continua a non rispettare gli impegni formali ed ufficiali assunti per il reimpiego temporaneo di tutti i lavoratori con l’affidamento in house providing al Ciapi dei progetti Prometeo e Garanzia Giovani”.
“L’azione posta in essere da Ciapi di Priolo con la chiamata in 24 ore di parte dei lavoratori non è altro che un tentativo di divedere i lavoratori licenziati o sospesi. Non c’è nulla di nuovo e nulla di vero, in quanto il rientro al lavoro e al reddito, delle migliaia di lavoratori emarginati, impoveriti e abbandonati da scelte che abbiamo sempre contestato, arriva in ritardo dopo parecchi mesi di silenzio assordante e ingiustificato del Governo e del Ciapi stesso. Tali decisioni – aggiunge l'esponente cislino – non potranno che alimentare la protesta già da noi avviata ed in corso e adesso c’è anche l’urgenza che tutti i gruppi parlamentati richiamino il Presidente Crocetta, finalmente, ad azioni di governo improntate a criteri di verità, responsabilità e consapevolezza e che vanno, contestualmente, rimosse tutte le condizioni di emergenza sociale”.
“Tra annunci roboanti e misere quanto risibili misure attuate, sembra proprio un nuovo imbroglio che stiamo valutando anche dal punto di vista giuridico per avviare le più opportune azioni legali di denuncia delle disparità e della discrezionalità sugli impegni assunti”, scrive il sindacalista della Cisl Sicilia in riferimento alle mutate condizioni del progetto “Prometeo”, che a detta della Cisl già dieci mesi addietro doveva garantire l’occupazione di tutti gli operatori”. Per la Cisl il Ciapi “non ha saputo cercare in misura idonea i corsisti. Il Ciapi, per la situazione paradossale creatasi, è il frutto di un pasticcio voluto dal Governo e i tempi di attuazione non sono quelli previsti per il superamento dell’emergenza, sembra invece un nuovo spreco di risorse dato anche dalla mancanza di strutture e dalla carenza di corsisti”, nn’accusa che la dice lunga sulla distanza tra la Cisl e Crocetta in tema di formazione.
“Lo stesso annunciato disegno di legge di riforma della Formazione Professionale in Sicilia non è stato concordato con le parti sociali e non garantisce né il servizio né i lavoratori. Se tutto ciò e stato realizzato per salvare la Scilabra dalla mozione di censura, per i lavoratori è proprio inutile tanto da giovedì sarà tutto come prima o forse peggio di prima. Basta con finzioni, annunci e bugie, vogliamo certezze per garantire i siciliani e gli oltre 8.000 lavoratori del settore”, conclude il segretario regionale del comparto scuola Cisl.