Pubblicato il: 18/10/2014 alle 08:46
Un forte invito al personale per una mobilitazione che faccia tenere alta la guardia in questo particolare momento in cui si deve decidere il futuro delle ex Province: è venuto nel corso dell’assemblea dei dipendenti dell’ente promossa dalla Rsu e alla quale erano invitati anche i segretari provinciali delle sigle sindacali unitarie.
Proprio da parte sindacale c’è stato il richiamo all’impegno comune, dopo aver preso parte lo scorso 13 ottobre al sit-in svoltosi a Palermo presso l’assessorato regionale alle autonomie locali, e soprattutto in questo momento in cui la giunta Crocetta ha approvato il disegno di legge di riordino e altri ddl sono stati nel mentre presentati sulla stessa materia.
L’assemblea ha rilevato proprio questo clima di confusione e incertezza legislativa, che si aggiunge al disagio per l’incertezza dei futuri stanziamenti regionali, dopo quello operato in questi giorni che consentirà all’ente di coprire nel breve termine i servizi essenziali e gli emolumenti del personale, mentre c’è intanto in corso una questione col ministero degli Interni che da una parte reclama somme dall’ente, e dall’altra dovrebbe erogarne per oltre due milioni di euro (per accise sull’energia elettrica).
La voce del sindacato l’ha fatta sentire soprattutto Gianfranco Di Maria (Cisl-Fps), presente alla citata manifestazione di Palermo, cui seguirà quella programmata per sabato 18 ottobre dinanzi la Presidenza della Regione, alla quale ha invitato il personale, esortato ad aderire allo stato di agitazione generale già proclamato dai sindacati unitari. “C’è molta preoccupazione – ha rimarcato – per questa ridda di disegni di legge, compreso quello varato dal governo Crocetta per le conseguenze che potrà avere sul destino del personale in servizio, per il quale si apre la prospettiva di confluire in un bacino unico di disponibilità senza pertanto certezza del luogo di lavoro; per questo Cgil, Cisl e Uil sono favorevoli al recepimento della legge Del Rio, più funzionale rispetto a tali ddl, ma bisogna allertarsi in tempo, prima che sia troppo tardi, con mobilitazione ed eventuali azioni di sciopero da concordare con le altre Province. Ma nel frattempo – s’è chiesto Di Maria – dove sono i nostri deputati regionali? Dovrebbero essere al nostro fianco, perché se muore questo territorio, scompaiono anche loro a livello di funzione”. Rivolto al personale in assemblea, ha concluso lanciando un ennesimo appello all’impegno in azioni concrete di mobilitazione e senza divisioni di sorta.