Pubblicato il: 02/12/2014 alle 10:04
L’ex sindaco Michele Campisi e gli assessori della sua giunta Carlo Giarratano, Giuseppe Firrone e Andrea Milazzo hanno diffuso una nota nella quale hanno voluto sottolineare che la tempistica dei lavori del Corso Vittorio Emanuele non è da considerarsi una colpa della precedente amministrazione.
“Non esistono contratti blindati per i lavori in Corso Vittorio Emanuele – hanno tenuto a precisare i firmatari della nota – e i tempi di esecuzione sono stati scelti dai progettisti” che, definendo un arco temporale hanno preferito abbondare per evitare, in caso di eventuale ritardo, la perdita dei finanziamenti ma che, al contempo, “non significa che in sede esecutiva non possano e non debbano conseguirsi tempi più brevi” così come è avvenuto in precedenza con Corso Umberto che è stato concluso tre mesi in anticipo.
I rappresentanti dell’ex giunta, infatti, hanno voluto sottolineare che, per risollevare il centro storico da un “ultracinquantennale” assopimento, era necessario progettare la riqualificazione trasformando quelle vie morte e decadenti facendole rinascere come “un’araba fenice”.
Tale processo – spiegano – necessita un “doloroso” tempo di valutazione e attuazione dei piani anche attraverso l’approvazione di finanziamenti che vanno a pesare meno sulle casse dei nisseni. “Tutto ciò porta alla vera e non proclamata riqualificazione del centro storico” attraverso il supporto di “un Ufficio Tecnico, che con il nostro indirizzo, ha saputo rapidamente ribaltare una immeritata fama di “rallentatore”, ritrovata attività del quale, purtroppo, da qualche mese a questa parte sembra segnare il passo”. A chi ha definito il centro storico “malato” i 4 rappresentanti al vertice del comune hanno voluto rispondere con una cura concreta e non solo basata su chiacchiere. Tra i progetti sono stati citati il parcheggio di via Medaglie D'Oro, la riqualificazione di corso Umberto I, i lavori di Riqualificazione nell'intervento pilota del Quartiere Provvidenza, il consolidamento della Collina S. Anna e della Salita Matteotti.
“A Chi oggi ha il privilegio e l’onere di decidere – concludono – ricordiamo che il “cantiere del cambiamento” che abbiamo lasciato in eredità a questa Città presenterà altre prove difficili lungo il cammino, che andranno affrontate con atteggiamento risoluto e propositivo, considerando le indicazione dei Cittadini una risorsa e non un peso, ed i programmi elettorali un indirizzo e non un dogma”.