Pubblicato il: 16/12/2014 alle 16:49
“In vista degli ingenti investimenti programmati in Sicilia già dal prossimo anno, primo fra tutti quello per la riconversione e il rilancio del sito industriale di Gela, occorre puntare decisamente sul rispetto di protocolli di legalità e sullo strumento del rating di legalità, che da oggi esce ancora più rafforzato sul piano normativo grazie alle modifiche apportate nell’ambito della lotta alla corruzione”. Lo dichiara Marco Venturi, presidente di Confindustria Centro Sicilia, in seguito alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di ieri e all’entrata in vigore da oggi della nuova versione del “regolamento” dell’Antitrust, che disciplina la procedura istruttoria per ottenere il rating.
“Siamo confortati dal fatto che le più importanti autorità preposte a vigilare sulla correttezza e sulla trasparenza dei comportamenti delle imprese nel mercato, quali l'Anticorruzione e l'Antitrust, abbiano deciso di puntare – prosegue Venturi – sul “rating di legalità”, un meccanismo premiale nato da un'idea di Confindustria, nella scia di quel percorso di legalità iniziato quasi 10 anni fa proprio qui a Caltanissetta, con la scelta “rivoluzionaria” del sistema imprenditoriale di dire no alla criminalità organizzata e di allontanare gli imprenditori collusi, grazie all’adozione di un codice etico”.
Con il “rating di legalità” si è voluto promuovere un innovativo strumento di qualificazione aziendale che – mediante la valutazione dei requisiti etici e concorrenziali adottati dall’impresa, espressa dall'Antitrust con un voto da una a tre stellette – consente un più agevole accesso ai finanziamenti pubblici e al credito bancario.
“Questo meccanismo, semplice da comprendere e da applicare, esprime in pieno l’importanza di rendere conveniente il rispetto delle migliori prassi aziendali e l’adozione di impegni ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge, associando al principio di diritto secondo cui bisogna punire i disonesti quello, altrettanto importante, di premiare chi se lo merita.
Il possesso del rating di legalità, così come l’adesione al protocollo di legalità di Confindustria rappresentano scelte di campo, coraggiose e responsabili, che consentono all’impresa di ottenere un riconoscimento qualificante, non solo sotto il profilo tecnico e finanziario, ma anche etico. Per questo – propone Venturi – simili strumenti dovrebbero avere un peso specifico ancor più rilevante per garantire un adeguato controllo preventivo nel mercato degli affidamenti pubblici e privati”.
Confindustria Centro Sicilia è stata la prima associazione territoriale del sistema confindustriale a sottoscrivere il protocollo di legalità con una Prefettura, quella di Caltanissetta, in attuazione dell’intesa siglata lo scorso 22 gennaio a Roma tra il Ministro Alfano e il delegato di Confindustria per la legalità, Montante. Così come, ad oggi, è la prima ed unica associazione territoriale di Confindustria, a livello nazionale, ad avere aderito al Global Compact, il forum globale delle Nazioni Unite nato nel 2000 per promuovere i temi dell’etica, della responsabilità sociale d’impresa e della trasparenza, e che vede tra i propri punti qualificanti anche il contrasto alla corruzione”.
Temi che si allineano ad un’altra iniziativa portata avanti dall’Associazione, quale il PON sicurezza “Caltanissetta e Caserta sicure e moderne”, attraverso cui viene promossa una concreta azione di sostegno alla legalità e alla trasparenza, al fine di accrescere la consapevolezza della cultura delle regole e affiancare le imprese nel percorso di denuncia e contrasto dei fenomeni criminali, in particolare del racket delle estorsioni e dell'usura, che affliggono questi due territori.