Pubblicato il: 18/01/2015 alle 16:22
Il segretario cittadino PD Ivo Cigna
Stop agli scempi boschivi nel Nisseno. L'allarme arriva dal Partito Democratico di Caltanissetta, in particolare dal segretario cittadino Ivo Cigna che è anche presidente provinciale del Forum Ambiente del partito, che “esprime forte preoccupazione per l’intensa attività di disboscamento che sta interessando migliaia di ettari (circa 10.000) delle aree interne della Sicilia e quindi dei nostri Comuni. Si tratta di boschi – dice Cigna – spesso di scarso valore vegetale (Eucalyptus), che sono stati per lo più pensati per fornire materia prima al settore secondario della trasformazione. Nello specifico gli alberi in questione vengono abbattuti per fornire legname a una centrale a biomasse di proprietà della Friel Green power, sita presso la zona industriale di Dittaino, in Provincia di Enna”.
Secondo il Partito Democratico di Caltanissetta “risulta che la ditta in questione, che gestisce la centrale, sta già da diverse settimane provvedendo a spogliare intere aree collinari boscate del centro Sicilia, in particolar modo nelle Province di Enna e Caltanissetta (Gabbara, Cioccafa, Prestianni, Mustigarufi, C.da Cugno del Principe, Cannitello-Fanzirotta, Reina), pagherebbe inoltre la legna, a fronte di tutti i nulla osta ricevuti, all’Azienda delle Foreste Demaniali”.
“Pur essendo portati per nostra natura alla salvaguardia degli alberi e alla loro importante funzione di equilibrio degli ecosistemi e non ultimo di contrasto ai cambiamenti climatici, come paventati dal Comitato intergovernativo IPCC dell’ONU, non ci scandalizziamo di fronte ad un uso industriale degli stessi. Ciò che invece ci allarma è la modalità di esecuzione dei tagli, lo scarso rispetto dei delicati equilibri che caratterizzano gli ambienti naturali e l’apparente superficiale approccio autorizzativo – osserva ancora Ivo Cigna a nome del Pd nisseno -. Non è la prima volta che registriamo generiche autorizzazioni al taglio degli alberi, senza alcuna individuazione specifica degli individui e senza alcuna planimetria di dettaglio. Anche in questo caso sospettiamo che si sia operato con una autorizzazione al taglio indiscriminato di 10.000 ettari, nell’arco di 10 anni, senza la tutela del perimetro dell’area boscata, senza l’individuazione dei singoli alberi da tagliare e senza un’approfondita analisi dell’impatto ambientale e del rischio idrogeologico”.
Da qui la richiesta di Ivo Cigna, a nome del Partito Democratico, di un intervento risolutivo da parte della Regione e in particolare “degli assessori regionali all’Agricoltura Caleca e all’Ambiente Croce per verificare le criticità qui elencate. E se ciò fosse accertato, una sostanziale modifica delle procedure autorizzative per il rilascio di nulla osta al taglio degli alberi ed anche un intervento urgente di tutela sulle aree boscate in questione, minacciate dalle autorizzazioni già rilasciate”.