Pubblicato il: 02/02/2015 alle 12:01
“Blitz” a sorpresa in mattinata da parte del sindaco Francesco La Rosa e del vicepresidente del Consiglio comunale Luigi Gualato presso la sede della direzione generale dell’Asp 2 di Caltanissetta, dove è atteso in giornata l’insediamento del nuovo Manager dott. Carmelo Iacono che subentra nell’incarico alla dottoressa Ida Grossi.
Un doppio Sit-in attuato contemporaneamente sia all’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi che all’Asp 2 di Caltanissetta.
“Nonostante il presidio ad oltranza attuato da 15 giorni all’Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi – ha afferma il sindaco Francesco La Rosa – per la grave carenza di personale medico, infermieristico, ausiliario, di autisti d’ambulanza, affiancato da assessori, dal presidente del Consiglio Luigi Licata, da consiglieri comunali, dalla Cisl e Cgil sanità, dal Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) , dalle associazioni di volontariato e da tanti liberi cittadini, continua ad accadere che i medici di guardia al pronto soccorso vengono trasferiti ad altre destinazioni. Ciò determina una drastica riduzione del personale medico al pronto soccorso del nosocomio niscemese ed al tempo stesso anche in corsia.
“Per tale ragione oggi – ha continuato il primo cittadino -, desidero essere il primo collaboratore del nuovo Manager e sono in attesa di essere ricevuto dai vertici dell’Asp 2 di Caltanissetta fino quando non avrò avuto rassicurazioni che verrà risolta la spinosa questione della problematica sanitaria della mia comunità, dove per altro continua ad esserci carenza di personale medico ed infermieristico anche nelle Unità operative di radiologia ed anestesia. Si fa fatica – conclude il sindaco Francesco La Rosa – a rendere il pronto soccorso dell’Ospedale di Niscemi autonomo con l’assegnazione di personale medico diverso da quello in servizio nelle Unità operative di Chirurgia e Medicina e ciò non è più tollerabile”.
Il vicepresidente del Consiglio comunale Luigi Gualato aggiunge: “è assurdo che si possa essere ridotti ad elemosinare il diritto alla salute ed all’assistenza sanitaria ospedaliera, in un Comune di 28 mila abitanti come Niscemi, distante 50 minuti dagli altri presidi ospedalieri e dove, per tale ragione, è fondamentale avere un pronto soccorso autonomo”.