Pubblicato il: 15/03/2015 alle 16:00
Il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta Carmelo Iacono la prossima settimana visiterà il presidio ospedaliero “ M. Raimondi” di San Cataldo. Una visita che il deputato sancataldese Alessandro Pagano auspica non sia di mera formalità bensì il preludio per l’avvio di un progetto per il polo oncologico che possa far sperare i cittadini.
Il deputato, con una nota, racconta che al momento dell’insediamento ha avuto un incontro proficuo con il direttore dell’Asp ventilando l’ipotesi di implementare i servizi della struttura e valorizzare le risorse umane al fine di consentire una battuta d’arresto nei “viaggi della speranza” che molti malati oncologici effettuano verso altre province siciliane o del resto dell’Italia.
“ In Sanità – commenta Pagano – c'è un codice che identifica l’oncologia medica: è il codice 410. Ebbene esso nella nostra azienda sanitaria ha un pauroso “segno meno”. Per l’intera ASP 2 di Caltanissetta, la perdita infatti è superiore ad oltre 5 milioni e duecentomila euro. Una cifra assurda che dimostra concretamente quanto denaro venga sperperato. Il che significa che vi sono migliaia di pazienti che ogni anno non hanno fiducia in questa organizzazione sanitaria e scappano verso altre realtà. L’ironia della sorte è che molti di questi vanno anche nella eccellente struttura oncologica ragusana, fondata e diretta allora dallo stesso Carmelo Iacono. Questa esorbitante perdita economica comporta che, per far quadrare i conti, molti servizi sanitari, anche di altre specialità, vengono tagliati. Questo denaro perso significa anche che medici ed infermieri non possono essere assunti o sostituiti quando vanno in pensione.
Questo significa altresì che la nostra provincia si impoverisce ed altre si arricchiscono dei nostri denari. Insomma, trattasi di una voragine su cui bisogna mettere subito mano. E’ evidente a tutti, quindi, che oggi avere quale direttore generale dell'azienda un oncologo dalle riconosciute capacità medico-organizzative ci pone finalmente nelle condizioni di ritrovare una speranza. Quella speranza che due gruppi politici e sociali in parte cercarono di bloccare negli anni scorsi. Oggi dopo 6 anni la presenza di Carmelo Iacono quale direttore generale, fa ben sperare sul fatto che finalmente si completi quella programmazione. Al Direttore Iacono infatti porgiamo l’invito a ben valutare il “modello oncologico integrato” di tutte le strutture sanitarie della provincia e che vede il Raimondi di San Cataldo grazie all'esistente, pienamente coinvolta. Ad egli il sincero augurio a ben operare e in tempi rapidi”.