Pubblicato il: 21/03/2015 alle 10:48
“Il premier Renzi oggi afferma: ‘siamo liberi di non farci dettare le decisioni dalla magistratura'. Dettare ovviamente no, ma condizionare si'”. E' quanto dichiara il capogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) in commissione Giustizia alla Camera, Alessandro Pagano. “In merito e' innegabile che, dopo l'ennesimo circo mediatico ai danni di Lupi e della sua famiglia alimentato dall'uso distorto delle intercettazioni, i temi della giustizia si debbano porre sempre piu' al centro dell'azione riformatrice del Governo. A proposito di intercettazioni – prosegue Pagano -, non e' ammissibile ad esempio che dalle procure continuino ad arrivare ai giornalisti veline e stralci di conversazioni che non hanno alcun risvolto penale. E tutti la fanno franca. Una spada di Damocle che puo' pendere su tutti noi, incluso Renzi. “Cosi' come sulla prescrizione. Sappiamo bene che i giudici tendono ad allungare all'infinito i termini, cosi' le cause dureranno una eternita' e loro avranno ugualmente raggiunto lo scopo: avere il potere discrezionale nel dare la patente di onesta' a Tizio piuttosto che a Caio. La ‘dittatura giudiziaria' passa infatti anche dalla prescrizione. E allora Renzi agisca senza perdere tempo – conclude Pagano – e soprattutto senza perdere i treni che gli stanno passando davanti”