Pubblicato il: 10/08/2015 alle 14:00
Il Partito democratico di San Cataldo è intervenuto in merito alla gestione dei rifiuti nel comune sottolineando come l’amministrazione pubblica ha deliberato e sta avviando un piano che non è gradito ai cittadini. Le prove di questa trascuratezza che secondo i rappresentanti del partito sono inconcepibili, si notano nella scarsa partecipazione agli incontri – dibattiti organizzati, nella mancata valutazione di un ritorno economico e aumento di posti di lavoro e nella produzione di dati statistici non rappresentativi per quanto riguarda la sperimentazione a Pizzo Carano.
““La popolazione sancataldese – si legge in una nota – , ancora un volta, viene tenuta fuori da qualsiasi scelta politica importante, che incide nella loro vita. Il piano rifiuti, infatti, è stato già redatto, portato all’Assessorato Regionale, approvato dalla sola maggioranza in Consiglio Comunale, e inviato all’Urega, senza alcuna forma di partecipazione, né un incontro, né una consultazione tanto dei cittadini quanto delle forze politiche di opposizione. Â Per questo motivo un incontro, in prossimità di Ferragosto, a seguito di una decisione già presa è stata recepita dalla cittadinanza come un incontro non utile, e gli unici cittadini presenti, che nonostante tutto hanno voluto chiedere informazioni sul piano rifiuti, hanno evidenziato problematiche e incoerenze, contestando di fatto la scelta politica intrapresa dall’Amministrazione. Non è stato infatti registrato neanche un intervento a favore durante le tre ore di dibattito. Ciò dimostra come una grande fetta della cittadinanza sancataldese non è d’accordo né sul piano in senso tecnico, né sulle modalità con le quali si è giunti a questa scelta, decisa a tavolino dalla sola maggioranza. Da parte nostra, il Partito Democratico, attraverso i suoi rappresentanti e iscritti, è intervenuto durante l’evento evidenziando numerose criticità. La nostra proposta, fin dall’inizio, è stata quella di realizzare il metodo di raccolta differenziata “porta a porta” spinto in tutta la città, essendo oggi il metodo che meglio funziona in tutte le migliori realtà italiane e internazionali, e che ha dato straordinari risultati nei Comuni vicini al nostro, quali Delia, Castelbuono, Niscemi.
Chiediamo – ha concluso il vicesegretario sancataldese Marco Andaloro  – ancora una volta all’Amministrazione di ritirare il piano e rimodularlo assieme a tutti quei cittadini che intendono proporre un’alternativa valida e differente”.