Pubblicato il: 11/08/2015 alle 08:41
La riforma della scuola è diventata legge e, in essa, è stato incluso un articolo di legge nel quale si prevede l’introduzione di “programmi di educazione all’affettività e alla sessualità” che, come più volte ribadito dal deputato nazionale Alessandro Pagano, sostenitore della famiglia naturale, possono celare “l’ideologia di gender”.
Il parlamentare invita a seguire alcuni consigli pratici scritti e veicolati dal comitato “Sì alla famiglia” e a monitorare con attenzione le attività svolte nelle scuole.
A seguire un sintetico elenco:
•Vigilare sui programmi di insegnamento adottati nelle scuole del proprio figlio
•Leggere il “Pof” (Piano Offerta Formativa) nel quale sono adottate le attività di insegnamento dei propri figli.
•Leggere quando è richiesto il “consenso informato” per una particolare attività o insegnamento e consegnare e protocollare in segreteria eventuale assenso o rifiuto. Il consenso o dissenso va presentato per ogni singola attività e non è genericamente valido per tutto.
•Distinguere gli insegnamenti scolastici “curriculari” cioè obbligatori da quelli “extracurriculari”, cioè facoltativi e con possibilità di ritirare il proprio figlio. Il genitore ha il diritto di chiedere chiarimenti sulle attività svolte dal proprio figlio.
•Monitorare che gli insegnamenti curriculari non siano in contrasto con i propri valori morali e di riferimento e intervenire sull’insegnante o dirigente scolastico se lo si ritiene opportuno (ad esempio, insegnamento delicato a Scienze Naturali, con nozioni sul corpo umano e sue funzioni, compresa la funzione riproduttiva). L’insegnamento gender potrebbe essere inserito nei programmi di educazione all’affettività e alla sessualità o nei programmi di contrasto al bullismo e alla discriminazione di genere.
•L’articolo 30 della costituzione italiana e il 26 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sancisce il diritto dei genitori all’educazione e istruzione dei figli mantenendo il potere decisionale e la possibilità di intervenire sugli organismi scolastici.
Leggi il decalogo delcomitao “Sì alla Famiglia”
Per contrastare la normativa e chiedere un referendum abrogativo di tutta la legge sulla riforma scolastica è possibile andare a firmare la petizione nell'ufficio dell'urp di Caltanissetta (leggi tutto)