Pubblicato il: 14/08/2015 alle 15:00
Attaguile (Noi con Salvini) torna al Cara di Mineo: “Troppe le criticità ancora da risolvere”
Il segretario nazionale di ‘Noi con Salvini’ e segretario della Commissione nazionale Antimafia Angelo Attaguile, è tornato a visitare il Cara di Mineo. L’ultima volta c’era stato lo scorso marzo per accompagnare il leader della Lega Matteo Salvini durante una ispezione parlamentare. «Sono tornato qui a distanza di cinque mesi –ha spiegato Angelo Attaguile ai responsabili della struttura- per verificare se si fossero ridotti gli assurdi tempi di permanenza dei migranti all’interno della struttura e anche perché sono preoccupato dalle notizie riferite dai vari procuratori della Repubblica che abbiamo sentito in Commissione nazionale Antimafia e desideravo riscontrare di persona le criticità segnalate».
L’11 agosto, giorno della visita di Attaguile, sono ben 3.168 i migranti ospitati al Cara di Mineo, di essi solo 121 sono donne e 28 i bambini.
“Un comune nel comune di Mineo –ha commentato l’on. Attaguile scorrendo i dati- e questo perché dall’ultima volta nulla ha fatto il ministero dell’Interno per accelerare l’iter burocratico relativo alle richieste d’asilo. La nostra denuncia è rimasta inascoltata e così, ancora oggi, trascorrono anche quindici mesi prima che la posizione dell’immigrato venga valutata dalla commissione. Peraltro – ha aggiunto Angelo Attaguile – sulla questione lo scorso dicembre ho depositato una interrogazione proprio al ministro Alfano ma sino ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta. Non vorrei che Buzzi asserisca il vero quando sostiene che su Mineo cadrà il Governo”.
Il parlamentare ha anche replicato alle dichiarazioni del segretario della Cei che nei giorni scorsi ha attaccato la Lega: “Alcuni vescovi non si rendono conto che difendendo ad ogni costo questa immigrazione clandestina fanno il gioco di personaggi squallidi che utilizzano a fini speculativi, mi riferisco non solo alla cupola di mafia capitale ma anche chi li impiega gli immigrati nelle campagne per pochi euro al giorno, questa che a nostro avviso è una vera e propria tragedia, per chi l’attua e per chi la subisce. Peraltro il segretario della Cei Nunzio Galantino ha utilizzato un linguaggio che ritengo assolutamente offensivo e che non si addice a chi ricopre un ruolo che dovrebbe essere portatore di pace. La Cei forse dimentica che sotto indagine c’è anche una cooperativa vicina alla cattolica Comunione e liberazione. La Chiesa non dovrebbe fare politica perché così facendo allontana i fedeli dalla pratica, come i cattivi politici allontano gli elettori dal voto”.
Angelo Attaguile ha infine invocato maggiore attenzione per i risvolti legati alla sicurezza degli italiani: “abbiamo appurato come molti dei profughi sbarcati in Sicilia riescano a far perdere le proprie tracce eludendo anche le procedure di identificazione. Un problema serio sia sotto l’aspetto della prevenzione delle possibili azioni terroristiche che per quanto concerne la sicurezza sanitaria. Purtroppo chi decide di farsi ospitare rivendica – eccome – i propri diritti, ma sorvola sui propri doveri. Già prima di arrivare –conclude Angelo Attaguile- gli immigrati per esempio sanno, ben informati dalle Ong internazionali, quanto gli spetta ogni giorno ossia 2,50 euro da poter spendere con il pocket money all’interno del centro stesso”.