(Fonte Francesco Basso, Trendonline.it) Dopo diversi mesi di minacce rivolte nei confronti dei vertici militari di Vladimir Putin per via della discutibile gestione dell'invasione e del conflitto in Ucraina, in Russia sembra ormai tutto pronto per quella che è una vera e propria rivolta. A capo di quest'ultima ecco ergersi il leader della Brigata Wagner Yevgeny Prigozhin, deciso a lanciare il proprio pesante attacco a Mosca e Putin stesso.
Ecco che succede con la rivolta in Russia della Brigata Wagner
Un vero e proprio attacco diretto di Vladimir Putin quello che sta avendo luogo in queste ultime ore in Russia. L'offensiva era in realtà preannunciata da diverso tempo, e a lanciarla è stata il capo della Brigata Wagner Yevgeny Prigozhin. Il motivo principale, ovviamente, consiste nella gestione da parte di Mosca e di Vladimir Putin del conflitto in Ucraina. Oltre a ciò c'è però anche dell'altro. Alla base vi è infatti anche il motivo relativo alla mancanza di rifornimenti di viveri e di armi alla stessa Brigata Wagner.
Alla luce di tutto ciò, Prigozhin ha così deciso di sferrare un attacco deciso ai vertici militari di Mosca, una dichiarazione di guerra in piena regola. Da qui è dunque arrivato ha portato tra l'altro all'appello a fermare i capi delle forze armate russi in seguito all'accusa lanciata alle truppe regolari di bombardamenti effettuati sugli accampamenti delle sue truppe. Attacchi, questi, arrivati su precisi ordini del Ministro della Difesa Sergei Shoigu e che hanno provocato diversi morti.
Il leader della milizia privata Wagner – come scrive Repubblica . sfida Mosca e ne attacca i vertici militari, annunciando di controllare la città russa di Rostov e promettendo di marciare su Mosca con i suoi 25mila uomini pronti a morire, se il ministro della Difesa Serghej Shoigu non accetterà di incontrarlo. Ira del presidente russo Vladimir Putin, che grida al tradimento e promette di punire i responsabili: “ci hanno pugnalato, non si ripeteranno gli eventi del 1917”. Nella capitale misure antiterrorismo, Piazza Rossa e Mausoleo di Lenin chiusi, mentre a Lipetsk si scavano fossati lungo l’autostrada per sbarrare al convoglio dei ribelli l’accesso alla capitale. Gli 007 russi: “Da Prigozhin un colpo di Stato”. Gli Usa seguono la crisi e si consultano con gli alleati. Gli ucraini: "è solo l'inizio”. Tajani: “Gli italiani in Russia invitati alla prudenza, al momento nessuna criticità”.