Oltre 300 like, 270 commenti e 160 condivisioni. Letture 18.600. La notizia era quella di una tentata violenza su una donna in pieno centro storico a Caltanissetta. I commenti, quasi tutti contro l'accoglienza dei migranti, perché migrante era l'uomo accusato di aver tentato di violentare una donna, alle 21 di sera, in pieno centro storico. Eravamo stati noi di Seguo News a pubblicare quanto accaduto e poi la notizia era stata ripresa anche da altri giornali. Peccato però che con il passare delle ore il quadro che andava delineandosi davanti agli investigatori della polizia era completamente diverso.
E nel frattemo non erano mancate le accuse contro tutti i migranti, che per la maggior parte dei soliti commentatori "farebbero bene a tornarsene a casa loro"; le accuse contro l'amministrazione che, sempre secondo i commentatori starebbe "favorendo una situazione di profonda insicurezza, lasciando i migranti liberi di stare in piazza finanche di giocare a palla". "Ci hanno rubato il nostro centro storico" è il grido dei cittadini indignati. Cittadini che anziché ripopolarlo, il centro storico, e avviare percorsi di integrazione con i nostri ospiti, preferiscono stare dietro una tastiera a criticare tutto e tutti.
Poi, dopo qualche giorno, la svolta. Ancora una volta è il nostro giornale, ripreso dagli altri quotidiani on line, a pubblicare la notizia che era tutto falso. La visione delle telecamere da parte della polizia ha svelato un'altra verità. La donna e l'uomo si sarebbero incontrati, sì, avrebbero chiacchierato sì, ma poi lei avrebbe gridato alla violenza e lui non avrebbe fatto nulla di tutto ciò. E adesso ad essere denunciata sarà lei, per calunnia, reato che prevede la reclusione da 2 a 6 anni. Lui invece ne avrebbe rischiati molti di più se non fosse stato per le telecamere di videosorveglianza che, per fortuna, sua e di chi è un sostenitore della giustizia e della verità e non delle storie che ci piace sentirci raccontare, hanno funzionato.
Ma ecco che la nuova versione di quanto accaduto suscita meno interesse. La notizia viene poco letta: commenti sporadici, giusto qualche like. Le donne che si sentivano così insicure nella nostra città e gli uomini che accusavano i migranti di averci tolto il sonno e la libertà si sono dileguati. Nessuno si sente impaurito da chi è diposto a calunniare un migrante per chissà quali motivi. C'è quasi un senso di delusione. Nessuno da insultare. E mentre il pregiudizio continua a serpeggiare tra tanti in città c'è anche chi, con tanto buon senso, riesce a non generalizzare abbandonando stereotipi e pensieri superficiali e intrisi di razzismo.
Da donna mi sento insicura? Assolutamente no. Da donna e giornalista, che non discrimina sulla base del colore della pelle, che dati alla mano sa che la maggior parte dei reati in città viene compiuta dai locali, che riconosce l'eccezionale lavoro svolto dalle forze dell'ordine a tutela della nostra sicurezza, non mi sento per nulla insicura. Mi sentirei insicura se finissi all'interno di un covo di criminali, non camminando in una piazza dove qualche ragazzino immigrato gioca a palla o altri ascoltano musica. I cittadini, qualora si sentano derubati di una parte della città, hanno sempre la possibilità di condividerla con i nuovi ospiti che forse si sentirebbero più accolti e parte integrante della comunità. Rita Cinardi