(Fonte today.it) In una delle giornate più calde degli ultimi anni, è morta il 21 luglio scorso una donna di 59 anni di Carmiano, nel Leccese, all'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. A causare il decesso della 59enne è stato un colpo di calore. Sembra che la donna non rispondesse ai farmaci somministrati. In assenza del ghiaccio necessario per la terapia del freddo, i medici avrebbero cercato di abbassare la temperatura corporea con degli asciugamani e lenzuola intrisi di acqua fredda. La manovra però è risultata inutile: la donna è deceduta poche ore dopo l'arrivo in ospedale.
Cosa è successo
Lo scorso 21 luglio, la donna era nella sua abitazione, a Magliano, frazione del Comune di Carmiano, quando ha accusato un malore e si e accasciata davanti al figlio quattordicenne, che ha provato inutilmente di rianimarla. Arrivati i soccorsi dei sanitari del 118 è iniziata la corsa all'ospedale salentino, dove la 59enne, che probabilmente stava subendo le conseguenze di un colpo di calore, è arrivata con la febbre molto alta, superiore ai 40 gradi. Nonostante i tentativi dei sanitari, la donna è deceduta poche ore dopo il suo arrivo in ospedale.
Nel Pronto soccorso del più grande ospedale salentino è arrivato il ghiaccio solo la sera successiva al ricovero della donna ormai deceduta. I medici hanno deciso di ricorrere alle terapie del freddo perché le cure farmacologiche non funzionavano. La fornitura di ghiaccio è arrivata da una ditta locale che si occupa di prodotti ittici. La vicenda era stata resa nota dal direttore generale dell’Asl di Lecce, Stefano Rossi, che aveva ringraziato l'improvvisato fornitore che "ha contribuito a scrivere questa storia di resilienza e solidarietà".