Pubblicato il: 23/09/2015 alle 10:57
Il coordinatore cittadino costruiamo il futuro di San Cataldo, Rosario Battaglia, ha duramente criticato le modalità di gestione della giunta Modaffari e della strategia di comunicazione che mira solo a buttare “fumo negli occhi”.
A seguire il testo integrale:
Èpassato un anno e mezzo dall’insediamento della giunta Modaffari. 17 mesi in cui, eccetto l’ostentata e continua campagna elettorale, si è visto ben poco. Di tutti i buoni propositi elencati nel manuale del Buon Governo che il Sindaco ha avuto cura di predisporre, è rimasta solo l’imbarazzante voglia di apparire e la spasmodica necessità di fare propaganda. Assistiamo continuamente a spot elettorali che decantano le virtù del Sindaco rispetto alle precedenti amministrazioni di centro destra.
Si parte con le spese telefoniche. La giunta Modaffari spende zero euro per telefonare. Le cattive precedenti amministrazione, invece, no. Fumo negli occhi e presa in giro dei cittadini. Confrontare le spese telefoniche tra un’amministrazione che governa (sic!) nel 2015, e una che governava 15 anni fa è pura follia. Fino a pochi anni fa, infatti, telefonare con i cellulari era un lusso, adesso, con soli dieci euro al mese si parla notte e giorno!
Con l’occasione vorremmo sapere se gli acquisti si fanno su CONSIP (così come legislativamente previsto da circa un anno) con risparmi di circa il 30% rispetto al libero mercato.
Già immagino il sindaco leggere le mie parole. Seduto sulla sedia per la quale tanto ha bramato negli anni e indispettito da chi osa svelare l’arcano. “Perché non parliamo – borbotterà tra se e se – delle spese per la rappresentanza?” Quelle spese, per chiarire, che consentono a Sindaco, giunta e dirigenti di effettuare le cosiddette missioni fuori dal Palazzo delle Spighe. Èvero, l’amministrazione Torregrossa, chiodo fisso del Sindaco, spendeva più soldi rispetto a quelli che spende Modaffari. Questo è pacifico. Gliene diamo atto Sindaco!
Guardiamo meglio il dato però. Ha presente quel famoso Contratto di Quartiere che a breve Lei avrà l’onore di appaltare? Quello che stanzia quasi 5.000.000 di euro per riqualificare Santa Fara? Lei deve sapere che per quella che ai suoi occhi sembra manna dal cielo, è stato necessario, in passato, quando Lei urlava dagli scranni dell’opposizione, che dirigenti, assessori e sindaci andassero a Palermo e Roma a confrontarsi con assessorati regionali e ministeri per far si che quei finanziamenti a fondo perduto arrivassero a San Cataldo.
Mi permetta di dire che se una città ha una giunta che impiega denaro per inviare assessori e dirigenti comunali nei luoghi istituzionali per ottenere milioni di euro di finanziamento allora questa è sicuramente più fortunata di una città amministrata da un novello Narciso. Dallo specchiarsi nell’acqua si è passati alle bacheche di facebook!
Narciso annegò a causa della sua vanità, non vorrei che qui, ad annegare, sia San Cataldo.
Apparire più dell’essere e lamentarsi più che amministrare …
Èfacile dire, infatti, che il governo nazionale ha diminuito i trasferimenti a favore dei comuni, ma lo stesso governo centrale permette ai sindaci di aumentare le tasse per recuperare il denaro necessario. E la sua giunta, caro Sindaco, ha aumentato le tasse al massimo delle aliquote possibili! Tutti i sindaci in Italia hanno difficoltà, come ne hanno i cittadini, quindi, piuttosto che piangere, trovi il modo di limitare le spese. Ma lo faccia sul serio.
A proposito, è da Natale che ci racconta che la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti sono in gara. Novità? E non ci venga a dire che è colpa della Regione. Non si dimentichi, infatti, che Lei era candidato a deputato regionale in una delle liste che hanno fatto eleggere il peggior presidente della Regione che la Sicilia ricordi: Rosario Crocetta. Allora faccia una cosa, quando va con il suo pari nisseno a Palermo, piuttosto che deliziarci con le vostre foto in treno, provi a trovare il principe Saro a Palazzo d’Orleans e faccia valere questo peso politico che Lei ventila.
Questo significa essere un Sindaco autorevole, non vessare i cittadini con gli orari sul conferimento dell’immondizia o multare chi non sa come comportarsi quando i cassonetti sono pieni. Quello che Lei fa, infatti, è essere autoritario non autorevole. Non ci continui a raccontare che ha debiti pregressi, dal passato ha ereditato mutui come li hanno ereditato i suoi predecessori dagli altri, l’unica differenza è che Lei ha anche ereditato opere.
Ricordo a me stesso, inoltre, che la rata del mutuo che San Cataldo paga annualmente è di 502 mila euro, mentre il bilancio comunale, anche grazie alle tasse che Lei ha aumentato, è di euro 20 milioni di euro. Quindi è come, non ci stancheremo mai di dirlo alla gente, se una famiglia che guadagna mille euro al mese pagasse circa 40 euro di mutuo, un mutuo che permette ai propri figli di fare sport al Palazzetto comunale, di giocare a calcio al Campo sportivo in erba sintetica e, se il sindaco di oggi fosse realmente efficiente, anche di esibirsi al Marconi!
Ultima precisazione in tema di debiti, una grande cifra, come Lei saprà, è quella relativa il debito con l’ATO. Qualche anno fa Lei invitava i cittadini a bruciare le cartelle dell’attuale TARI mentre il suo pari di allora contestava i bilanci ATO sollevando un polverone enorme con commissariamenti e indagini. Bene, un sindaco serio affronta così i debiti, non piange!
In conclusione mi auguro che assieme al fresco vento e al cadere delle foglie dagli alberi, questo autunno porti nella nostra amata politica sancataldese meno autoreferenzialismo e più concretezza. Farà bene alla Città ma anche al Sindaco. D'altronde la campagna elettorale per le amministrative si è già chiusa da un po’ e sembrerebbe che per quella delle regionali dobbiamo ancora aspettare. Capisco che lei frema, cosa aspettarsi, d’altronde, da chi non annovera tra le sue candidature, tramite tutti i partiti esistenti (eccetto il M5S), solo quella a Presidente della Regione e a membro delle Nazioni Unite? Ma nel frattempo, ci pensiamo a San Cataldo?