Inaugurata a Caltanissetta la seconda Casa di comunità in Sicilia. Ad ospitarla l’ex ospedale Vittorio Emanuele di viale Regina Margherita dove saranno presenti ambulatori specialistici e guardia medica attiva h24. Presente al taglio del nastro l’assessore Giovanna Volo, oltre al commissario straordinario dell’Asp Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario Luciano Fiorella, il direttore del presidio ospedaliero Sant’Elia Benedetto Trobia, autorità civili, religiose e militari. “Si tratta – spiega l’assessore Volo – di strutture volute dal decreto ministeriale 77 del 2022 che costituiranno l’approccio fondamentale a pazienti cronici e fragili, senza bisogno di rivolgersi in ospedale. In queste strutture, che saranno aperte h24, ci saranno non solo ambulatori specialistici, il consultorio familiare, ma soprattutto ci saranno i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Questo consentirà alle persone che hanno, o percepiscano, un qualsiasi bisogno di assistenza di potersi rivolgere tranquillamente a queste realtà senza ricorrere all’ospedale. Queste realtà sono in collegamento in telemedicina e si possono collegare con gli specialisti offrendo quindi al paziente anche un approccio specialistico con quello che è lo specialista che li segue seppur magari fuori città. L’altra cosa importante è che dal momento in cui la struttura sarà messa a regime sarà data una risposta sanitaria continua, h24 come dicevo, e fondamentalmente la presenza a turno dei medici di medicina generale consentirà alle persone di potere avere attraverso questi professionisti un approccio al loro disturbo, o sensazione di acutizzazione di qualche malattia cronica, senza necessità di ricorrere all’ospedale. In questa struttura potrà essere anche effettuato un esame ematochimico dei parametri di base che in 20 minuti darà i risultati e che consentirà al medico che prende in carico il paziente di avere un quadro completo. La casa di comunità è anche la base della gestione dell’assistenza domiciliare. Per cui molti pazienti che per loro esigenze non possono uscire da casa potranno essere seguiti al domicilio anche in quel caso con telemedicina. Nella casa di comunità saranno gestiti codici bianchi e verdi poco critici. Per fare un esempio quei pazienti che possono accusare un mal di testa, un capogiro, una crisi lipotimica. Invece che recarsi in ospedale, e avere tempi di attesa molto lunghi o disagi di vario genere, possono benissimo venire in queste strutture dove troveranno a qualunque ora del giorno un medico che li prenderà in carico e dopo questo avere la possibilità di approcci specialistici. Dagli esami il medico valuterà se mandare il paziente in ospedale ed eventualmente agevolando i colleghi su quella che è la patologia di cui il paziente può essere affetto”. L’assessore ha tenuto a specificare che non sarà necessaria alcuna prenotazione. “Questa è una realtà che offre un’immediata risposta – dice Volo – al bisogno del cittadino. Ci si rivolgerà soprattutto, chiaramente, a soggetti che sono affetti da patologie croniche e da fragilità: anziani o persone che hanno bisogno di un minimo di assistenza. Da lunedì sarà aperta al pubblico e si potranno già fare i primi accessi. Quella di Caltanissetta è la seconda casa di comunità ed è un mio orgoglio particolare, da nissena, e devo in questo ringraziare la direzione strategica, il commissario straordinario, il direttore sanitario, tutti gli operatori, dagli ingegneri dell’ufficio tecnico che si sono dedicati con tanto impegno ad assecondare questa mia intenzione. Bisogna anche dire che in questo presidio, che era il vecchio ospedale, era già presente il consultorio familiare per cui è stato facile per me immaginare che intanto che si fanno i lavori di adattamento e ristrutturazione di via Malta, che è la sede che è stata individuata nel piano regionale, vengano definiti e poi lì si vedrà se portare questa struttura su via Malta o vedremo il ministero cosa ci dirà”.