Pubblicato il: 11/09/2023 alle 07:54
Uscire dai gruppi di WhatsApp può apparire un gesto contrario alla “netiquette”, le regole di buon comportamento nel mondo digitale. Ma può anche diventare una giusta causa di licenziamento? Secondo un’azienda spagnola, sì. Stando a quanto riportato da «La Vanguardia», un dipendente di una società di servizi dell’ospedale di Cadice è stato infatti licenziato dall’azienda per avere abbandonato la chat di WhatsApp dove venivano organizzati i turni.
A giudizio del datore di lavoro, il dipendente avrebbe lasciato il gruppo WhatsApp giudicandolo troppo invasivo. L’uomo ha poi respinto al mittente i ripetuti inviti a ritornare sui suoi passi e, infine, l’azienda ha deciso di licenziarlo, giudicando impossibile altrimenti organizzare i turni. Diversa la versione del dipendente che sostiene che la chat di WhatsApp fosse diventata un indebito strumento di controllo. L’azienda avrebbe infatti richiesto quotidianamente ai dipendenti di inviare foto e video delle loro attività in modo da controllare la durata e la qualità della prestazione lavorativa.
Dopo il licenziamento il dipendente si è rivolo al sindacato Cgt, lamentando la violazione dei suoi diritti. L’organizzazione dei lavoratori ha accolto la sua tesi, sostenendo che la gestione dell’azienda del gruppo WhatsApp rappresenta una violazione sia della disciplina sulla protezione dei dati personali e la garanzia dei diritti digitali, sia del diritto alla disconnessione digitale e del rispetto della privacy stabilita .