L'autunno in arrivo è la stagione per eccellenza dei cachi. Dolci, morbidi e gustosi, sono ottimi da consumare come frutto fresco a colazione o come spuntino, oppure come ingrediente per preparare dessert e dolci. I cachi sono i frutti del cachi, detto anche diospero o diospiro (appartenente alla famiglia delle Ebenaceae). Si tratta di frutti originari della Cina che nel corso dei secoli si sono diffusi nella penisola coreana e in Giappone per giungere, nella metà del XIX secolo, fino in California e poi in Europa. Dal punto di vista nutrizionale sono una miniera di sostanze benefiche alleate della salute. Scopriamole insieme al nutrizionista Marty Fierro (fonte Today.it).
Benefici dei cachi
Proteggi il cuore
Le molecole bioattive presenti in questi frutti (carotenoidi, tannini (da cui deriva il sapore astringente se il frutto non è ben maturo), fenoli, proantocianidine e catechine) sono in grado di abbassare il colesterolo e la pressione sanguigna. Questo si traduce in più salute per il cuore.
Combattono la stanchezza
Essendo una buona riserva di potassio, combattono stanchezza e spossatezza tipiche del cambio di stagione dall’estate all’autunno. Mangiati a metà mattina o metà pomeriggio aiutano a fare il carico di energia e a contrastare la fatica. Pertanto, sono fortemente consigliati agli sportivi.
Prevengono i malanni di stagione
Avendo un buon contenuto di vitamine e minerali, rafforzano le difese immunitarie e tengono lontano virus e batteri, prevenendo febbre e raffreddore tipici dei mesi autunnali.
Contrastano l’invecchiamento
Alcune sostanze contenute nei cachi come la vitamina C, il betacatorene, il licopene e la luteina proteggono l’organismo dall’azione dannosa dei radicali liberi che velocizzano il processo di invecchiamento cellulare. Questo forte potere antiossidante conferisce ai cachi anche delle proprietà antitumorali.
Combattono la ritenzione idrica
Grazie al buon contenuto di minerali come il potassio e le vitamine, in particolare quella C, sono utili per combattere la ritenzione idrica. Inoltre migliorano la funzionalità del fegato, aiutando il corpo a liberarsi dalle tossine.
Favoriscono il transito intestinale
Essedo ricchi di fibre, aiutano la regolarità intestinale. Quelli particolarmente maturi hanno poi un buon effetto lassativo, sono quindi ideali per contrastare stipsi e difficoltà di evacuazione.
Combattono il reflusso gastroesofageo
Avendo un ph lievemente alcalino, sono in grado di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici dello stomaco avendo, a differenza degli agrumi e de altri frutti, per cui sono indicati per chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo.
Favoriscono il senso di sazietà
Il buon contenuto di fibre di cui vantano i cachi, aiutano a controllare l'appetito e la sensazione di sazietà. Pertanto, possono essere inclusi in una dieta per la perdita di peso. Inoltre, essendo ricchi di acqua, favoriscono l’eliminazione delle scorie e delle sostanze di scarto in eccesso che possono essere un ostacolo alla perdita di peso.
I cachi fanno ingrassare?
Essendo molto zuccherini è sempre consigliato mangiarli a prima mattina, quando il corpo ha bisogno di zuccheri o dopo un'attività sportiva, per ricaricare le energie. Inoltre, sono ottimi come spuntino spezza fame di metà mattina o di metà pomeriggio. Vanno invece evitati dopo pranzo o cena. Il rischio è di fare il pieno di troppi zuccheri e calorie. Ma se consumati con moderazione non si corre alcun rischio di ingrassare.
Controindicazioni
I cachi presentano controindicazioni solo se assunti in dosi eccessive, in tal caso possono portare a diarrea a causa dell'alto contenuto di fibre. Inoltre, per l'elevata quantità di zuccheri non bisognerebbe consumarli se si soffre di diabete, obesità o insulino-resistenza.