Gli Usa temono un’escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell’Iran. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan intervenendo alla Cbs, dove ha evocato la possibilità di un nuovo fronte di battaglia sul confine tra Israele e Libano. «Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza», ha ammonito.
La paura di un intervento dell’Iran deriva anche dal fatto che Il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc) sta spostando alcuni dei suoi membri verso il confine israeliano, suscitando il timore che possa aprirsi un nuovo fronte nello scontro tra Tel Aviv e i suoi nemici regionali. Il consigliere del governo siriano ha affermato che l’obiettivo dell’Iran rimane in gran parte difensivo. «C’è la grande preoccupazione che, se ci fosse una guerra, ci sarebbe un forte bisogno di proteggere il regime», ha detto.
Fuori controllo
Ma i timori che invece stia preparando un attacco sono fondati e sono soprattutto alimentati dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, secondo il quale «nessuno può garantire» il controllo della situazione se Israele invade Gaza. «Se gli attacchi del regime sionista contro i cittadini indifesi e il popolo di Gaza continuano, nessuno potrà garantire il controllo della situazione e che i conflitto non si allarghino», ha detto Amir-Abdollahian durante un incontro con l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Teheran.