Pubblicato il: 08/11/2023 alle 12:02
Blitz della polizia e dell’Fbi contro le famiglie mafiose che operano tra Italia e Stati Uniti. Sono in corso una serie di fermi tra Palermo e New York nei confronti di 17 persone ritenute appartenenti o legate ad una storica famiglia mafiosa. Dieci arresti sono stati compiuti a New York e sette a Palermo. I reati per cui si procede sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsione, turbativa d’asta, incendio doloso aggravato dal metodo mafioso e cospirazione. Nell’operazione, coordinata dalla procura di Palermo, sono impegnati uomini del Servizio centrale operativo di Roma e di Palermo, della squadra mobile, oltre ad agenti dell'Fbi.
A tornare al centro di una indagine congiunta dello Sco e dell’Fbi è la famiglia mafiosa newyorkese dei Gambino, protagonista dell’inchiesta Pizza Connection condotta da Giovanni Falcone negli anni '80. I «cugini» americani continuano a fare affari con gli affiliati siciliani, in particolare con vecchi boss dei clan palermitani di Torretta, Partinico e Borgetto. Dall’indagine, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta in stretta collaborazione tra le forze di polizia americane e italiane, è emerso lo stretto rapporto che continua a legare le due organizzazioni criminali.
Dai «cugini» siciliani hanno imparato il metodo: chiedere somme ragionevoli per non inimicarsi le vittime. Una strategia che il racket del pizzo mafioso in Italia attua da tempo e che ora, su consiglio di un vecchio capomafia di Partinico, adottano anche oltreoceano. È uno dei particolari emersi nell’inchiesta congiunta, condotta dallo Sco e dall’Fbi, che oggi ha portato a fermi di affiliati mafiosi tra Italia e Usa. Sempre seguendo i suggerimenti del boss storico, gli americani avrebbero deciso di abbandonare le azioni violente nei confronti delle vittime optando per una linea più soft.