Un giovane croato di 30 anni decide di lasciare la comunità di San Patrignano, dove era entrato per disintossicarsi dalla droga, e si ritrova solo, di sera, alla stazione di Igea Marina, senza soldi e senza cellulare. A soccorrerlo il titolare di un bar nelle vicinanze, che non solo si mette in contatto con la famiglia del 30enne, ma corre in suo aiuto pagandogli una camera d'albergo per la notte e l'indomani lo accompagna alla stazione di Bellaria e gli consente di riprendere il viaggio verso Trieste e quindi la sua Croazia.
A raccontare la vicenda è la stampa locale. Il ragazzo che aveva lasciato San Patrignano era stato portato, come da prassi, alla stazione di Rimini, ma non gli era stata fornita una stampa del biglietto: così, durante i controlli a bordo treno, era stato fatto scendere a Igea per il check in, ma a quell'ora la stazione era chiusa, e il giovane si era messo quindi in cerca di una qualche soluzione, spostandosi da lì e dirigendosi verso la piazza.
Il barista, che vuole rimanere anonimo, è rimasto colpito da quel giovane spaesato, trovatosi da solo, senza denaro e senza possibilità di contattare alcuno, per giunta in un luogo che non conosceva. L'uomo ha chiamato la sua famiglia in Croazia, che ha suggerito di lasciar dormire il giovane in stazione. Ma il barista ha preferito tendergli una mano: dopo avergli permesso di trascorrere una notte in albergo lo è andato a prendere, lo ha portato alla stazione di Bellaria, gli ha comprato un nuovo biglietto e gli ha consegnato una focaccia per sfamarsi e 20 euro per eventuali imprevisti lungo il viaggio.