Egregio Direttore, sono Giuseppina Incorvaia Sorriso e Le scrivo perché voglia prendere in considerazione il caso oggetto di questa lettera, che coinvolge me e la mia famiglia in quanto legittimi proprietari di un bene che oggi paradossalmente qualcuno dichiara essere proprietà della Regione siciliana. La storia, unica nel suo genere, riguarda la struttura balneare denominata “Lido Sorriso” regolarmente costruito nel 1957, quando per edificare fuori dai centri urbani non era necessaria alcuna licenza edilizia, in località Falconara, frazione del Comune di Butera, in provincia di Caltanissetta, su terreno di mq 5.700, di cui di proprietà Sorriso mq 4.548, demaniale solo una piccola porzione di mq 1.152, per la quale ai proprietari era richiesto, e i proprietari pagavano regolarmente, i canoni di concessione demaniale, almeno fino a quando è stata data loro la possibilità di farlo.
Gent.mo Direttore, non mi dilungherò per raccontare una lunga, incresciosa e paradossale vicenda fatta di documenti, avvocati, carte bollate, che solo marginalmente ineriscono a quanto oggi accade, ma chiedo di pubblicare questa mia segnalazione di fatti recenti per i quali i proprietari intendono chiedere e fare chiarezza. I proprietari hanno dovuto combattere contro giganti delle istituzioni e sentenze incomprensibili, per ultima quella che decretava l’ABBATTIMENTO DI UN BENE DI PROPRIETÀ PRIVATA che doveva, invece, rimanere dov’era perché proprietà privata e perché i proprietari potessero ristrutturarla.
Nella conferenza di servizio, dove la macchina del potere decretava che quel terreno DI NOSTRA PROPRIETÀ veniva incomprensibilmente destinato a terreno agricolo, i proprietari non siamo stati convocati. Perché? A questa domanda soltanto oggi siamo in grado dare una risposta. E in questa lettera la darò alla fine. Il Lido Sorriso non era abusivo sia perché costruito nel rispetto di leggi e normative vigenti nel 1957 sia perchè sulla proprietà privata mai nessun abuso fu fatto, e il suolo su cui per la maggior parte era costruito ERA ED E’ PROPRIETA’ PRIVATA E NON DEMANIALE.
Si faccia luce su questa incresciosa vicenda Il Lido Sorriso non era un ecomostro, ma un posto che, regolarmente edificato e dotato di tutte le regolari licenze (bar, albergo, ristorante) per ben 3 decenni, fino agli anni ’90 è stato legalmente funzionante, meta turistica di rispettabilissime famiglie dell'agrigentino, del nisseno e dell’ennese, ha dato lavoro a centinaia di persone. Forse sarebbe bene definirlo “storico”, visto che a inaugurarlo furono autorità del mondo istituzionale e politico della regione Sicilia, che ospitò personaggi famosi del mondo dello spettacolo e del cinema, che ha dato lustro al turismo di tre provincie e le cui foto – forse fatto meno importante ma certo significativo – apparivano in cartoline che hanno fatto storia.
Eppure, oggi, dopo aver abbattuto una struttura che i proprietari volevano ripristinare anche grazie ad un importante finanziamento rilasciato, nella stessa area, di cui la maggior parte, strada compresa, era ed è proprietà privata, è stata data licenza di costruire un altro lido. Si faccia luce su questa vicenda inaccettabile che viola i diritti del cittadino. A noi si dia ciò che ci appartiene di diritto. Tutto ciò che molto brevemente sto raccontando, Direttore, naturalmente è documentato e consultabile da chi abbia titolo e legittimità per farlo. Chiedo pertanto al suo giornale di dare voce e risalto a questa vicenda e di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo grave problema. Resto a disposizione per fornire ulteriori informazioni o chiarimenti. Allego alcune foto del Lido Sorriso.
Licata 17 novembre 2023
Distinti saluti Dott.ssa Giuseppina Incorvaia