Pubblicato il: 21/11/2023 alle 11:06
Giulia Cecchettin è stata accoltellata la prima volta da Filippo Turetta mentre, alle 23:18 di sabato 11 novembre, si trovava nel parcheggio davanti alla sua casa. Poi, dopo averla immobilizzata probabilmente con il nastro adesivo, il ragazzo ha spinto l'ex fidanzata in auto, ha raggiunto in pochi minuti la zona industriale di Fossò, e qui l'ha aggredita nuovamente, mentre lei tentava una fuga, ferendola a morte. Lo si legge nelle carte del gip di Venezia che ha emesso lunedì nei confronti di Filippo Turetta la nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e dal sequestro di persona..
Che cosa è successo a Giulia: l'aggressione dell'ex fidanzato
Secondo la ricostruzione delle carte della Procura, Giulia e Filippo erano andati al centro commerciale di Marghera e avevano cenato con un panino. Quindi lui l'ha riportata a casa, ma nel parcheggio vicino all'abitazione di Giulia l'ha colpita la prima volta, forse già con un coltello, che verrà ritrovato, senza manico, dai carabinieri. Un residente della zona, riporta la Repubblica, ricorderà di aver sentito la voce di una ragazza che gridava "così mi fai male", e di aver scorto una persona prendere a calci un fagotto a terra.
Dopo aver spinto Giulia in auto, Filippo Turetta è ripartito e si è diretto nella zona industriale di Fossò, dove è arrivato alle 23:29. Lì Giulia è riuscita a scendere dall'auto, e probabilmente ha cercato di scappare. Ma lui, inquadrato dalle telecamere di sicurezza dell'area, l'ha inseguita, l'ha raggiunta e l'ha gettata a terra, facendole sbattere la testa contro il marciapiede. A quel punto Giulia non si è mossa più. Filippo Turetta ha caricato la ragazza in macchina e alle 23:50 è ripartito. È bastata mezz'ora per uccidere Giulia. A terra sono rimasti pezzi di nastro adesivo argentato.
Secondo il gip c'è il pericolo che il giovane "reiteri condotte violente nei confronti di altre donne" proprio perché ha mostrato "totale incapacità di autocontrollo" che porta a "estrema pericolosità sociale e desta allarme in una società dove i femminicidi sono all'ordine del giorno". E Filippo Turetta è anche "totalmente imprevedibile, perché, dopo aver condotto una vita all'insegna di un'apparente normalità, ha improvvisamente posto in essere questo gesto folle e sconsiderato".
L'arresto di Filippo Turetta in Germania per omicidio e l'estradizione: quanto rischia
Intanto, in Germania, è stato convalidato l'arresto di Filippo Turetta, che ora è rinchiuso in carcere. Ma per l'estradizione ci vorrà qualche giorno: dato che il primo mandato di cattura internazionale, emesso quando ancora il corpo della giovane non era stato trovato, era per tentato omicidio, ora è necessario tradurre le carte con le nuove accuse e inviarle nuovamente in Germania. Una volta concessa l'estradizione, Filippo Turetta verrà riportato in Italia e processato: dato che l'accusa è di omicidio volontario aggravato, rischia l'ergastolo.