Pubblicato il: 22/11/2023 alle 14:04
Sono otto i soggetti, pubblici e privati, che hanno sottoscritto, nella Sala Gialla di Palazzo del Carmine, il protocollo di intesa per l’attivazione di svariate attività e servizi nella “Casa del Venerabile padre Angelico Lipani”, all’interno del quartiere di Santa Venera, detto “Saccara”, di Caltanissetta. Oltre al sindaco, Roberto Gambino, hanno sottoscritto il protocollo il presidente del MoVi, Filippo Maritato, la Superiora pro-tempore dell’Istituto Signore della Città, Emiliana Emanuel Mao, il direttore del Dipartimento salute dell’ASP 2, Massimo Cacciola, il rettore della Rettoria Sant’Antonio di Padova alla Saccara, padre Giuseppe Anfuso, il parroco della chiesa Santa Croce, Pietro Riggi, il presidente del Comitato Santa Croce, Giacomo Nuccio, e la delegata dell’Eap Fedarcom, Oriana Bellini.
L’iniziativa, promossa dal Mo.Vi. (Movimento di Volontariato italiano di Caltanissetta) in collaborazione con il Comune del capoluogo nisseno, ha lo scopo di creare una rete di soggetti che si impegnano a collaborare per la realizzazione di una serie di attività a favore degli abitanti dello storico quartiere, conosciuto in città con il nome la “Saccara”. I servizi e le attività che i sottoscrittori del protocollo di intesa avvieranno già dai prossimi giorni riguardano: la mediazione linguistico-culturale; l’accoglienza; le attività culturali e sportive; l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio; l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico; la formazione e la riqualificazione professionale; l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo e sociale; l’orientamento e l’accompagnamento legale; la tutela psico-socio-sanitaria.
Centro nevralgico e quartier generale delle iniziative che verranno avviate a favore degli abitanti del quartiere del centro storico di Caltanissetta sarà la “Casa del Venerabile padre Angelico Lipani” di via Mussomeli, recentemente donata in comodato d’uso dall’Istituto Signore della Città al MoVi.
“Oggi abbiamo firmato il protocollo di intesa per la gestione della “Casa del Venerabile padre Angelico Lipani” – ha dichiarato il sindaco Gambino – dato in comodato d’uso dalle suore francescane al MoVi, affinché venga utilizzata in parte come museo, per quanto riguarda principalmente la stanza di padre Angelico, e in parte per le attività che i soggetti sottoscrittori del protocollo andranno a realizzare per il quartiere. Verranno attivati dei corsi di doposcuola, sarà possibile effettuare prenotazioni per visite mediche e saranno fatte tante altre attività di animazione per cercare di migliorare la qualità di vita delle persone che vivono in questo quartiere. Un altro tassello – prosegue il primo cittadino – che ravvicina la città ai quartieri storici. Abbiamo iniziato con la “Provvidenza”, continuato con gli “Angeli” e adesso con Santa Venera. La chiesa di Sant’Antonio entro la fine dell’anno sarà completamente restaurata e restituita al quartiere, e un altro tassello si aggiungerà a queste iniziative a favore di una delle zone più bisognose del nostro territorio. L’iniziativa di oggi – conclude Roberto Gambino – si unisce alle iniziative già portate avanti per il quartiere dalla consigliera comunale Angela Caruso. Tra queste quella voluta e finanziata dalla Fondazione Sicania e Sicilbanca: un concorso per gli studenti delle scuole medie che si cimenteranno a progettare uno spazio all’interno della Saccara e, la più meritevole, verrà finanziata e realizzata. Tutte iniziative che, messa insieme, ci porteranno a rivitalizzare il quartiere”.
Soddisfatto il presidente del MoVi, Filippo Maritato, per il coinvolgimento dei diversi soggetti che hanno aderito al progetto. “Oggi è una giornata importante, lo scorso 11 novembre abbiamo firmato il comodato d’uso della struttura della casa del Venerabile padre Angelico Lipani, che le suore ci hanno messo a disposizione per farla diventare l’epicentro di questo progetto. Il coinvolgimento dei soggetti che, a vario titolo, operano all’interno del quartiere – il prete della Rettoria della chiesa Sant’Antonio, il prete della chiesa di Santa Croce, l’Azienda Sanitaria, le associazioni, l’ente di formazione, il sindaco come rappresentante del Comune – permette di andare a verificare dall’interno lo stato di fatto e le esigenze degli abitanti e poter offrire i servizi necessari. Al più presto – continua il presidente del MoVi – partiranno le attività di tre associazioni: una seguirà le esigenze e le richieste per la parte sanitaria, un’altra farà animazione con i ragazzi e una farà doposcuola agli studenti di prima, seconda e terza media. Un primo segnale che si aggiunge a quello che già è stato fatto e a quello che si dovrà andare a fare. Il protocollo che abbiamo appena firmato – conclude Maritato – è un punto di partenza affinché ognuno di noi faccia la propria parte, solo così il quartiere Santa Venera può sorgere”.