Pubblicato il: 25/11/2023 alle 20:24
Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è arrivato nel carcere Montorio di Verona, scortato dai carabinieri, proveniente dall'aeroporto di Venezia. Gli è già stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.Turetta, trasportato a bordo di una Lancia Delta con i vetri oscurati, preceduta e seguita da automobili di scorta, è entrato nel carcere Montorio di Verona dopo quasi una settimana dal suo arresto in Germania, in autostrada vicino a Lipsia, dove è finita la sua fuga dopo l'omicidio dell'11 novembre.
L'area di accesso al carcere è stata transennata dalla Polizia penitenziaria poco prima del suo arrivo, data la presenza di numerosi cronisti e troupe tv, e anche di alcuni curiosi, che hanno anche commentato il suo arrivo con espressioni come "maledetto". In carcere incontrerà il suo legale, l'avvocato Giovanni Caruso, che era già arrivato nell'istituto penitenziario. Dopo la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare nell'aeroporto di Venezia, il 22enne dovrà essere interrogato dal gip all'inizio della prossima settimana.
Filippo Turetta, appena arrivato nel carcere di Verona, farà un primo passaggio nel reparto infermeria dell'istituto penitenziario di Montorio per valutazioni da parte dell'equipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione "protetti", dedicata ai detenuti accusati di reati a "forte riprovazione sociale", come i "sex offender" che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.
Il legale di Turetta: 'E' provato e disorientato'
"E' molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un'interlocuaizone accettabile". Così l'avvocato Giovanni Caruso ha descritto Filippo Turetta, dopo il colloquio in carcere a Verona, precisando che però nell'incontro non si è affrontato il "merito della tragedia". Il legale ha precisato che il giovane sarà interrogato in carcere martedì prossimo.
La direttrice del carcere: 'Turetta? normale e tranquillo'
"E' nomale, tranquillo". Così la direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni, ha descritto, parlando con i cronisti, Filippo Turetta. Per lui, ha chiarito, "si stanno applicando tutte le procedure di cautela che si seguono con gli altri detenuti". "Facciamo quello – ha proseguito Gioieni – che normalmente si fa, non c'è niente da raccontare. È una persona normale". Precisando di non essere "in grado di esprimere un giudizio" sulle sue condizioni psicologiche, la direttrice ha aggiunto che Turetta è stato trattato "come tutti i nuovi giunti che arrivano" secondo "le procedure normali per tutti. Attenzione, cautela, visita medica, immatricolazione, le procedure normali". Gioieni ha sottolineato quindi che "nessun detenuto rimane in infermeria. Ci sono delle procedure per i nuovi giunti che l'amministrazione penitenziaria ha per il pericolo suicidi, le poniamo in atto per tutti. Sempre secondo le nostre procedure adottiamo poi una serie di cautele gestionali, l'amministrazione cerca di fare un'attività di trattamento individualizzato, pone tutte le cautele insieme alla visita sanitaria, solo questo", ha concluso. (ANSA)