Pubblicato il: 11/01/2016 alle 11:44
La recente e non programmata fuoriuscita dal Consorzio universitario di un Socio fondatore, ossia l’ex Provincia, l’attuale Libero Consorzio dei Comuni presieduto dalla commissaria straordinaria, Alessandra Di Liberto, è una decisione che, secondo il parere di Polo Civico – Cives 3.0, limita e inibisce ogni discorso e progetto circa le prospettive universitarie a Caltanissetta.
“La riunione indetta dal sindaco Giovani Ruvolo lunedì 11 alle ore 16.30 – ha commentato il Polo Civico – alla presenza di tutte le rappresentanze politiche, nazionali, regionali e locali, potrebbe segnare una data storica per la città: in quella sede sarà chiaro se il territorio è realmente una priorità per chi lo rappresenta o se è unicamente un bacino elettorale da blandire con promesse futuribili. Dall’università passano molti obiettivi che un territorio spento e in crisi deve poter raggiungere: la possibilità che i giovani restino a studiare e a formarsi senza ulteriori aggravi di spesa per le famiglie; la possibilità di fare ricerca e di trovare sbocchi occupazionali; la possibilità di contribuire alla crescita culturale ed economica della propria terra”.
Un obiettivo che può essere perseguito così come già portato avanti nei consorzi di Trapani e Agrigento che “si muovono e trovano ascolto anche con atti ad hoc che, nonostante il disimpegno economico delle ex province, preservano il mantenimento dei Corsi di Laurea (contributo regionale del 07/07/2015), il governo regionale, di cui il Commissario dell’ex provincia è espressione, persegue nella strada dello smantellamento delle risorse da assegnare alle aree centrali. Cominciare a tagliare dall’Università è una colpo mortale che non può che desertificare ulteriormente il territorio in termini di intelligenze e di competenze” ha ribadito il gruppo dirigente del polo civico.
A sostegno del salvataggio e del virtuosismo del consorzio nella nota si cita il campus biomedico che potrebbe rimanere soffocato dal taglio dei fondi invece che, come auspicato, decollare e attrarre il bacino dell’Italia meridionale.
“L’Università non ha colore politico e il futuro dei nostri giovani, soprattutto nel comparto medico, scientifico e tecnologico, è una garanzia di sviluppo su cui nessuno può permettersi di mostrare posizioni deboli, incerte o inconcludenti. Il Polo Civico – Cives 3.0 chiede quindi un serio impegno da parte delle forze politiche di ogni livello e una tenace e concreta manifestazione di intenti. Certi che l’Amministrazione comunale continuerà a fare la sua parte nel promuovere prospettive di sviluppo utili a sostenere percorsi di studio, ricerca e lavoro per i nostri giovani, ci appelliamo con forza a ché l’incontro di Lunedì possa essere dirimente e risolutivo in una prospettiva che faccia di questo momento di difficoltà, un punto di partenza per una più corale e compatta proposta di rafforzamento – e non di sopravvivenza – della presenza universitaria a Caltanissetta”.