Sono più di duecento, tra donne e uomini della Polizia di Stato, gli agenti impegnati, dalle prime luci dell'alba, a Bari, nel quartiere Japigia a dare esecuzione ad un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di undici persone.
Sono ritenute responsabili, in concorso, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, del reato di blocco stradale, consumato lo scorso giugno, per le strade di questo capoluogo. Il caso è quello di fine giugno quando, dopo la morte del 27enne Christian Di Gioia, gli amici del ragazzo, morto in moto dopo aver perso il controllo delle due ruote, sfilarono sotto il carcere di Bari.
In decine, a bordo di moto e scooter e occuparono viale Papa Giovanni XXIII suonando il clacson dei vari mezzi e sfrecciando tra le auto e i pedoni che cercano di attraversare la strada. Contromano anche il carro funebre che trasportava il feretro del 27enne. Il giovane morì dopo un incidente sul ponte tra Japigia e San Pasquale. Amici e familiari avrebbero sempre ritenuto che il sinistro fosse stato causato da un inseguimento con i carabinieri.