Pubblicato il: 07/12/2023 alle 10:21
Siamo venuti a conoscenza di uno progetto denominato “Lavori di recupero ambientale del Parco delle Rimembranze e realizzazione di un Parco Avventura” da realizzarsi nel territorio comunale di Resuttano (Caltanissetta). Qualche anno fa, una delle belle iniziative intraprese dall’ex sindaco di Resuttano Giuseppe Bellina è stata dare attuazione alla Legge n. 113 del 29/01/1992, nota come “Legge Rutelli”, che prevede l’obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica. E non si trattava della semplice esecuzione di un disposto legislativo, ma della volontà di sensibilizzare la cittadinanza alle problematiche ambientali attraverso un gesto esemplare: la messa a dimora di un albero legato ad una nuova vita, affidando contestualmente ad ogni famiglia l’onore e l’onere di accompagnare negli anni la crescita della nuova pianta.
Fu scelta un’area abbandonata adiacente al Parco delle Rimembranze, fu bonificata e, negli anni, grazie alla consulenza dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta, grazie alla disponibilità e all’entusiasmo del dirigente dott. Cavarretta e del dott. Scarantino, sono stati messi a dimora gli alberi più idonei al territorio: ovvero frassino maggiore, roverella e leccio. Questo, coinvolgendo la comunità di Resuttano, le istituzioni scolastiche e religiose in azioni che hanno visto la partecipazione attiva di cittadini e famiglie. Gli alberi allora messi a dimora costituiscono oggi un fitto bosco e un rigoglioso sottobosco.
L'attuale Amministrazione Comunale di Resuttano, immaginando nello stesso luogo del Parco delle Rimembranze la realizzazione di un Parco Avventura, ha previsto – nel nuovo progetto – l’abbattimento di ben trenta alberi tra quelli messi a dimora tra il 1994 e il 1996. Inoltre il nuovo progetto prevede un teatro, locali di servizio, aree gioco e persino un parcheggio (all’interno del bosco). Da quanto abbiamo appreso, a nulla sono servite le proteste di un Comitato di cittadini contrari al nuovo progetto e le richieste di intervento inoltrate alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali e all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, da parte dei consiglieri comunali di minoranza.
E’ opportuno evidenziare il fatto che le aree in cui è previsto l’abbattimento degli alberi rientrano:
• nella perimetrazione dei boschi così come definiti dalla L.R. 16/96 successivamente integrata e modificata dalla L.R. 19/2020 e dalla L.R. 2/2021;
• nel Piano Paesaggistico di Caltanissetta all'interno del Paesaggio Locale 2 “Area di Resuttano”, Area 2f “Paesaggio delle aree boscate e della vegetazione assimilata”, con livello di tutela 3 (il più alto fra quelli previsti dal Piano) e che le norme di attuazione del Piano Paesaggistico per l’area in oggetto non consentono di realizzare nuove costruzioni, l’apertura di strade o piste, effettuare movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesaggistici e, soprattutto, vietano l’abbattimento di alberi.
Le opere previste dal nuovo progetto, di contro, prevedono l’apertura di piste e strade, l’edificazione di nuove costruzioni, consistenti movimenti di terra e l’abbattimento di alberi. Gli stessi che, con paziente opera di sensibilizzazione sono stati simbolicamente legati ai nuovi nati, sono cresciuti insieme ad essi e hanno profondamente modificato aree marginali abbandonate, creando un rigoglioso contesto ambientale e paesaggistico. E’ indubbio che il finanziamento di un progetto per il recupero del Parco delle Rimembranze e la realizzazione di un Parco Avventura possa costituire un’importante occasione per la comunità di Resuttano, ma tale finanziamento e il conseguente progetto non possono che essere ispirati ad alcuni principi inderogabili: la tutela, la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione del patrimonio boschivo esistente, nel quale le nuove realizzazioni devono avere un senso e un’utilità e trovare posto in modo armonico.
Insomma: un parcheggio all’interno del bosco, nell’area dove sono stati piantumati i frassini relativi ai nati nel 1993, con l’eliminazione di un intero filare di piante e la trasformazione del pianoro erboso esistente con tout-venant di cava e misto granulometrico, non denota alcun rispetto per l’ambiente e non tiene in considerazione la possibilità di utilizzo di aree esterne al bosco o di altre già utilizzate a parcheggio nelle immediate vicinanze. L’idea di realizzare un nuovo teatro, poi, estirpando più di venti roverelle e lecci, alberi con oltre trent’anni di vita, ha ben poco a che vedere con un progetto di “recupero” del Parco delle Rimembranze.
Tra l’altro, a poche centinaia di metri dall’ingresso dell’area, nell’attuale Parco Urbano, è già presente un altro teatro, recentemente ampliato, in grado di soddisfare appieno le esigenze della comunità di Resuttano. Il nuovo progetto, inoltre, non prevede alcuna somma da utilizzare ad esempio per la manutenzione del patrimonio boschivo esistente, per la potatura e la spalcatura delle piante. Nulla è previsto per nuove piantumazioni di essenze arboree e arbustive, mentre si investono ingenti risorse nei movimenti terra, nel livellamento delle aree, nella realizzazione di nuova viabilità, con una copiosa e impropria utilizzazione di materiali di cava.
Infine, non possiamo non evidenziare l’aspetto più assurdo e inspiegabile di questa vicenda: ovvero il nullaosta rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta (provvedimento prot. n. 20230119337 del 21/02/2023) e il nullaosta rilasciato dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta (provvedimento prot. n. 20738 del 09/03/2023).
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia