Vedersi recapitare a casa una multa è spiacevole; più di una multa inizia a essere demoralizzante. Ma c’è chi ne ha ricevute ben 202 (duecentodue): un record amaro che ha portato una famiglia alla disperazione, visto che la somma totale è di circa ventimila euro. È successo a Mauro Bigini, artigiano residente a Petriano, che nel giro di qualche settimana è stato destinatario di duecentodue verbali da parte del comune di Pesaro (formalmente dal comando associato di Polizia Municipale Pian del Bruscolo, di cui Pesaro fa parte). L’infrazione, sempre la stessa: ingresso in Ztl senza autorizzazione.
"Tutto ha inizio a marzo – racconta Bigini – quando mio figlio Giacomo va allo sportello di Pesaro Parcheggi per chiedere un permesso per entrare e parcheggiare nella Ztl di Pesaro (con l’auto che utilizza, intestata a me) per andare a trovare la ragazza che vive in centro, specificando via e numero civico. L’addetto gli dice che non c’è problema, gliene fa uno mensile per la somma di 51 euro. C’era anche un testimone assieme a mio figlio quel giorno. Dal giorno dopo, lui in buona fede inizia a entrare in Ztl con regolarità, alcuni giorni anche più volte".
Il problema è che in realtà a Bigini è stato rilasciato un altro tipo di autorizzazione, quella di ‘abbonamento per i parcheggi a raso della zona centro’, totalmente inutile per passare sotto l’occhio implacabile delle telecamere. "Ma mio figlio – prosegue Bigini – si fidava dell’addetto e non conosceva le differenze. Per lui era tutto in regola e si sentiva tranquillo ad entrare in Ztl. Tanto che dopo un mese torna allo sportello per rinnovare il permesso. Idem dopo due mesi. A nessuno dei due rinnovi gli dicono o chiedono nulla, lui dà per scontato che sia tutto ok. Solo al terzo rinnovo l’addetto si accorge e gli dice che non è valido per la Ztl".