Pubblicato il: 13/12/2023 alle 18:58
“Contrariamente a come qualcuno vorrebbe fare intendere, la risposta del manager dell’Asp conferma quanto denunciato dalle Spighe”. È quanto affermano i consiglieri comunali del movimento civico “Le Spighe”, Mario Lupica, Massimo Emma e Chiara Fulco. E continuano: “È certo, infatti, che: ha chiuso l’ambulatorio di odontoiatria; ha chiuso l’ambulatorio di oculistica; gli ambulatori soppressi sono stati trasferiti a Caltanissetta nonostante i locali dell’ospedale Maddalena Raimondi siano vuoti. Con grave disagio per i cittadini sancataldesi e in particolare modo per gli anziani, costretti a recarsi nel capoluogo o a ricorrere a cure private; il sindaco Comparato ha appreso queste circostanze a cose fatte, tanto che ha dovuto chiedere conferma di quanto denunciato al manager dell’Asp. Non ha comunicato nulla al consiglio comunale, non ha convocato la commissione sanità e non ha fatto nulla per scongiurare i disservizi per i cittadini sancataldesi”.
“Il nostro gruppo – aggiungono i consiglieri – chiederà la convocazione di un consiglio comunale straordinario. E chiederà che venga convocato in quella sede anche il manager dell’Asp. I cittadini hanno il diritto di essere informati pubblicamente su un tema di così rilevante importanza. In quella occasione porremo domande precise sulle ragioni della soppressione degli ambulatori e soprattutto sul futuro dell’ospedale di San Cataldo. Come forza civica ci rendiamo disponibili a partecipare ad azioni di protesta che coinvolgano tutta la cittadinanza, senza colori e appartenenze politiche, ma è indispensabile che tali azioni siano promosse dall'amministrazione comunale, e dal sindaco nello specifico, che come più volte abbiamo detto è il responsabile della sanità cittadina.
Il tema sanità, così come il tema scuola, sono la punta dell'iceberg di una strategia che impoverisce sempre di più il centro Sicilia. Il nostro territorio, in assenza di adeguato sostegno pubblico, è destinato a uno spopolamento inesorabile che comunque gli amministratori locali non possono supinamente subire”. E concludono: “Proprio per questo ci meravigliamo che forze politiche che si dicono di sinistra preferiscano colpire l’avversario politico piuttosto che difendere le fasce deboli e la sanità pubblica”.