Pubblicato il: 18/03/2016 alle 17:47
Dall'architetto Andrea Milazzo, ex assessore della Giunta comunale Campisi, riceviamo e pubblichiamo:
In ordine ad alcuni dubbi manifestati dal Presidente della Pro Loco Giuseppe Dantona sullo stato dell’iter per l’acquisizione dell’Antenna Rai e del relativo parco, è opportuno, per dovere di chiarezza, richiamare alcuni atti amministrativi posti in essere, comunque liberamente consultabili dalla sezione “Albo Pretorio” del sito del Comune di Caltanissetta.
L'architetto Andrea MilazzoAcquisita all’inizio del 2013 la notizia della dismissione del cespite da parte di Rai Way S.p.a. il Sindaco Campisi provvide a manifestare interesse per l’acquisizione al patrimonio comunale.
A seguito di positivo riscontro da parte dell’Azienda, esperiti gli studi e verifiche necessarie da parte degli Uffici nel frattempo incaricati, con delibera di Giunta Municipale 101 del 31.10.2013, l’Amministrazione di cui ho fatto parte, diede direttiva per provvedere all’acquisto del bene e del parco circostante per circa 2.000 mq di fabbricati e sedici ettari di vegetazione, da adibire a museo della radiocomunicazione e parco naturalistico. Nello stesso provvedimento si incaricavano gli Uffici Tecnici di redigere la variante urbanistica dell’area, nell’attuale Piano Regolatore in parte edificabile, per destinarla definitivamente a vincolo a parco naturalistico ed etno antropologico, con inedificabilità assoluta.
Vale la pena di ricordare che gli Uffici Tecnici in quella sede quantificarono gli oneri manutentivi dell’impianto, ormai spento, in € 10.000 annui, coperti dalla locazione di un trasmettitore per telefonia mobile insistente sul sito.
Detto provvedimento fu trasmesso a Rai Way S.p.A. per concretizzare l’interesse del Comune all’operazione di acquisizione, alla quale riscontrò l’Azienda, con nota a firma del proprio Amministratore Delegato Stefano Ciccotti, protocollo RW/CCI/2013/0004280/9 del 18.12.2013, acquisita al protocollo del Comune di Caltanissetta del 3.1.2014, chiedendo modifiche nelle modalità di pagamento proposte dal Comune, stante l’interesse di procedere ad una sollecita liquidazione del cespite.
Medio tempore gli Uffici completarono la progettazione della variante urbanistica e del finanziamento, con la contrazione di un mutuo fondiario per cinque annualità al fine di reperire la somma complessiva di € 537.000.
Esperiti i passaggi consiliari in conferenza dei capi gruppo, ed effettuata in febbraio una visita ufficiale sul sito alla presenza di tutte le Autorità, con delibera di Giunta 43 del 28 marzo 2014, su proposta del Dirigente della Direzione Urbanistica, si approvava la proposta di variante urbanistica per destinare l’area a parco naturalistico ed etno antropologico, e su proposta del Dirigente della Direzione Finanze si dava direttiva per gli adempimenti per l’acquisto e la contrazione del mutuo nelle modalità specificate.
La proposta di variante urbanistica venne approvata nella Conferenza dei Servizi in data 30.5.2014 composta dalla Soprintendenza BB.CC. ed AA., dall’Ispettorato Forestale e Genio Civile.
Il successivo 31.5.2014 lo scrivente provvide a trasmettere gli atti in Consiglio Comunale per la pertinente deliberazione, che una volta avvenuta avrebbe instaurato il regime di salvaguardia ai sensi della legge 3 novembre 1952, n. 1902, impedendo qualsiasi ipotesi di trasformazione edificatoria residenziale privata dell’area e degli impianti, indipendentemente dall’acquisto della medesima.
Solo dieci giorni dopo, il 10.6.2014, la Giunta Campisi completa il mandato. Le volontà attuative dell’iniziativa, già corredata da atti esecutivi, dipendono pertanto dall’attuale Amministrazione e Consiglio Comunale, quest’ultimo il quale non ha deliberato né in ordine alla variante urbanistica, né in ordine ad atti finanziari conseguenti all’acquisizione degli immobili.
Stante la sospensione del procedimento della Variante Urbanistica da parte del Consiglio Comunale, Rai Way è nella libera disponibilità del bene, del quale può anche rimuovere gli impianti, e, stante altresì la sospensione del procedimento di acquisto, di alienarlo, anche a privati, con l’attuale destinazione, parte della quale è edificatoria benché assoggettata alle prescrizioni paesaggistiche, che comunque non sono ablative delle possibilità edificatorie.
Detto ciò, a chiarimento dei “forse” dello stimato Presidente della Pro Loco, del quale ritengo condivisibile l’intervento sull’iniziativa in cui ancora crediamo, invito quanti lo vogliano ed abbiano interesse per l’argomento, ad accedere direttamente agli atti amministrativi, comunque pazientemente riportati nella pubblicazione monografica di Carlo Sorbetto.