Pubblicato il: 22/01/2024 alle 18:02
Mercoledì 24 gennaio 2024, alle ore 18:00, avrà luogo a Caltanissetta, a Palazzo Moncada, nella Sala degli Oratori, un incontro dedicato al grande filosofo nisseno Rosario Assunto, intitolato: “L’eredità di Rosario Assunto a trent’anni dalla morte”.
Interverranno: Roberto Gambino – Sindaco di Caltanissetta, Domitilla Alessi – Amministratrice di “Novecento”, Ivo Cigna – Legambiente Sicilia, Leandro Janni – Presidente di Italia Nostra Sicilia, Matteo Lopiano – Rappresentante Consulta Studenti CL, Marisa Sedita – Presidente Comitato Dante Alighieri CL, Gabriella Urso – Presidente Club Garden “La Ferula”. Relazioneranno: Giuseppe Barbera – Osservatorio Nazionale Paesaggio, Massimo Venturi Ferriolo – Filosofo, Piero Zanetov – Storico dell’Arte. Modererà l’incontro Salvatore Farina – Docente di Filosofia e Storia. Conclude l’incontro Maria Grazia Vagliasindi – Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta.
Di seguito una riflessione sul prezioso lascito culturale e spirituale di Rosario Assunto.
Viviamo il tempo dell’Antropocene: l'attuale epoca geologica in cui il pianeta Terra, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato, su scala locale e su scala globale, dagli effetti rilevantissimi dell’azione umana. Questo speciale, inquietante stato di cose ci pone indubbiamente di fronte a grandi, pressanti responsabilità: locali e globali, personali e collettive. E certamente paghiamo il prezzo di uno sviluppo senza limiti, paghiamo le conseguenze di una estenuante, omologante “modernità”. Di un’esiziale idolatria del mercato e dei consumi. E rischiamo, oggi, persino di ripetere certi errori, certe scelte improprie, sbagliate, nel segno di un acritico neo-industrialismo, in nome e per conto della cosiddetta “transizione energetica/ecologica”. E persino, consumandoci nella contemporanea dialettica tra tutela dell'ambiente e tutela del paesaggio, modificando l’art. 9 della nostra Costituzione. Insomma: l’un contro l’altro armati, tra orgoglioso sviluppismo tecnologico all’insegna di pale eoliche e impianti fotovoltaici ovunque e comunque, e tenace, consapevole tutela della straordinaria bellezza e ricchezza dei nostri territori, dei nostri paesaggi.
Il filosofo Rosario Assunto(Caltanissetta 28 marzo 1915, Roma 24 gennaio 1994), pagando il prezzo amaro dell’isolamento, se non della discriminazione, ha sempre affermato, inequivocabilmente, il diritto alla “bellezza”, che è rivolta alla totalità del genere umano. “Bellezza assoluta e infinita contemplazione” sono concetti fondanti delle sue meditazioni. E il “giardino”, peculiare oggetto della sua ricerca, è evocativo di un’ampia gamma di emozioni e sentimenti che in esso si possono vivere. Un luogo dell’anima. Un luogo dello spirito, per concentrarsi, contemplare, pregare. Luogo per ritrovare il contatto con il proprio essere. Con la natura. Un luogo nel quale poter assaporare il segreto dell’armonia del mondo. «L’uomo che contempla il giardino, vivendo il giardino, solleva se stesso al di sopra della propria caducità di mero vivente» scrive Rosario Assunto. Un modo per intendere il giardino come una pratica insieme estetica e politica. E spirituale. Un pensiero davvero singolare quello di Assunto, che al “giardino”, ma anche al “paesaggio” dedica una delle riflessioni più profonde e interessanti del Novecento europeo.
Nel testo “La bellezza assoluta del giardino. Arte e filosofia della natura”, edizioni DeriveApprodi 2021, corredato da una stimolantissima prefazione del filosofo Massimo Venturi Ferriolo, Piero Zanetov – nipote di Rosario Assunto, curatore del volume – ripropone i passaggi fondamentali della teoria estetica del grande studioso di origini nissene, rivolta al giardino e alla sua filosofia. Dunque, un’antologia di testi selezionati su natura e bellezza, libertà e fantasia, decorazione e paesaggio. Ciò dimostra chiaramente come Rosario Assunto, filosofo immaginifico, profetico, abbia anche largamente anticipato, con la sua opera, alcuni dei temi più rilevanti della recente riflessione ecologica sulla tutela e la conservazione del paesaggio. Sulla tutela e la conservazione della nostra “Casa Comune”. Il messaggio filosofico, sapienziale di Rosario Assunto insegna, fin dall'originario significato del “giardino quale grembo della vita”, ad agire nel rispetto del nostro Pianeta: in definitiva di noi stessi.
«È un pensiero rivolto al futuro, quello di Rosario Assunto. Un pensiero ancorato al mito eterno di una figura vitale, immagine del paradiso possibile dove tornare al dialogo con la natura in una visione unitaria dell'esistenza» ci dice Massimo Venturi Ferriolo.
E indubbiamente, questa filosofia, questa “veltaschaung” è di urgente attualità per combattere la povertà del mondo e curare le terre dove abitiamo, difendendole dall'aggressività liberista, per salvare, con il mito eterno, la nostra vita.
E ancora Venturi Ferriolo nel suo bellissimo saggio “Oltre il giardino. Filosofia di paesaggio”, Giulio Einaudi Editore 2019, ci dice: «Come operare per trasformare il mondo in un giardino? È la metafora poco indagata del buon luogo, offuscata dalla moderna contrapposizione fra uomo e natura; essa recupera – nella prospettiva di un mondo accogliente – la visione olistica della natura quale totalità di uomini, animali, vegetali e minerali; lí dove agisce l'etica della responsabilità contro il deterioramento del nostro pianeta, unico e irripetibile».
Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia