Pubblicato il: 12/07/2016 alle 11:41
Inserire nella lista dei farmaci convenzionati con il sistema sanitario nazionale anche gli apparecchi elettromedicali per consentire al paziente l'autodiagnosi. Èla proposta che il deputato alla Camera del Movimento Cinque Stelle Azzurra Cancelleri ha lanciato con una interrogazione rivolta al ministro della Salute e al ministro dell'Economia e delle Finanze.
“Con questa soluzione – spiega la Cancelleri, prima firmataria dell'interrogazione insieme con i colleghi ?Lorefice, Giordano, Grillo, Colonnese, Di Vita e Mantero – i pazienti potranno rilevare valori clinici in autonomia, senza l'ausilio di operatori, con un notevole risparmio di tempo e di denaro e i laboratori di analisi ridurrebbero le file di attesa. L'esame in autodiagnosi – aggiunge – è peraltro di gran lunga meno invasivo dell'esame tradizionale con il costo dei consumabili monouso, quali ad esempio il misuratore tascabile del lattato, del colesterolo, dei trigliceridi e del glucosio o il misuratore dell'INR necessario per la terapia anticoagulante orale, che si avvicina mediamente al costo della prestazione da laboratorio”.
“Al ministro delle Finanze – ancora la Cancelleri – ho chiesto di valutare l'opportunità di applicare un maggior vantaggio di detrazione per l'acquisto di questi apparecchi elettromedicali. Ne gioverebbero milioni di italiani sottoposti a esami di routine periodicamente sia in strutture sanitarie che convenzionate. Con la fornitura di questi dispositivi medici per l'autodiagnosi il paziente potrà alternare gli esami da laboratorio ed evitare così lunghe liste d'attesa e terapie più invasive”.