Pubblicato il: 15/02/2024 alle 17:06
Il dott. Filippo Ciancio, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Caltanissetta ed Enna, il 9 febbraio
2024, presso. l’IC “G. Verga” di Gela, ha sentito il bisogno di avviare una doverosa azione di
aggiornamento sull’attuale tema dell’Orientamento nella transizione dalla Scuola Secondaria di Primo
Grado al Secondo Grado. Essendo la scuola l’unica istituzione che, in base ad una precisa obbligazione
con la società civile, deve assicurare a ‘tutti’ gli alunni il successo formativo.
L'incontro, rivolto ai Dirigenti Scolastici e ai docenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado delle
province di Caltanissetta ed Enna, è partito dalla analisi delle criticità della scuola secondaria di I grado
(ex scuola media) come attualmente disegnata, precisando che una strada, non l'unica, per migliorarla
è proprio l'impianto del nuovo orientamento introdotto col D.M. 328/22 – Adozione delle Linee guida
per l'orientamento, relative alla riforma 1.4 “Riforma del sistema di orientamento”, nell'ambito della
Missione 4 – Componente 1- del PNRR. Con l’occasione è stata fatta un’analisi dell’incredibile mismatch
tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, dell’occupabilità dei diplomati in relazione ai titoli di studio
acquisiti, dei fabbisogni di professionisti in Italia nel prossimo quinquennio.
In particolare, il dott. Ciancio, statistiche alla mano, ha sottolineato la triste evidenza che l’Italia è sostanzialmente fanalino di coda tra le nazioni europee riguardo il tasso di disoccupazione dei giovani che pur hanno acquisito un diploma, il ché prova l’inefficienza dell’attuale sistema di orientamento scolastico.
L’evento è stato un intenso momento di riflessione su come funziona ancora oggi la “scuola media” e su
come deve cambiare per migliorarne la qualità degli apprendimenti per accrescere le competenze
culturali di base degli alunni, nella prospettiva del pieno sviluppo della persona, al fine di assicurare a
‘tutti’ gli studenti un concreto futuro.
Le nuove ricerche sulla scuola media suggeriscono di avviare un profondo rinnovamento, elevando la
qualità della didattica, riducendo l’attività frontale a favore dei compiti di gruppo laboratoriali, più
coerenti con l’evoluzione cognitiva degli adolescenti, estendendo il tempo scuola per favorire lo sviluppo
delle competenze trasversali e strutturare percorsi di orientamento ad hoc in raccordo con le scuole
secondarie di II grado. Per migliorare in generale la qualità degli apprendimenti occorre però, innanzi
tutto, ridurre le disuguaglianze, curando i soggetti più fragili, orientandoli a scelte più consapevoli.
Dal dibattito è emerso che un adeguato orientamento scolastico, per gli studenti di tutti gli ordini e
gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente
interagisce, sin dalla più giovane età, può rappresentare la chiave di volta. Un orientamento scolastico
che inizi sin dalla scuola dell’infanzia, quale sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle
motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorisce il superamento delle difficoltà
presenti nel processo di apprendimento.
Come Soluzione il nuovo regolamento PNRR sull’orientamento prevede la realizzazione di “campus
formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, che vedono
compresenti tutti i percorsi secondari, al fine di ottimizzare le iniziative che facilitino
l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi formativi diversi. Per questo
motivo è indispensabile che le scuole del 1° ciclo costituiscano reti con quelle di 2° ciclo, affinché gli
alunni siano ampiamente informati sull’offerta formativa del territorio e sulle relative prospettive
occupazionali a breve o lungo termine.
A Gela abbiamo un esempio virtuoso di scuole dei due cicli scolastici che hanno costituito una rete per
l’orientamento. Sulla base delle buone pratiche sperimentate sia dalla rete di scuole del Comune di Gela
che di altre scuole che hanno progettato efficaci percorsi di orientamento, l’Ambito Territoriale di
Caltanissetta ed Enna si impegna a definire e proporre alle scuole protocolli operativi sull’orientamento
che potranno essere adottati nelle due province.