Ann Donnelly, giudice federale di New York, ha emesso un'ordinanza di emergenza che temporaneamente impedisce agli Stati Uniti di espellere i rifugiati che provengono dai sette paesi a maggioranza islamica soggetti all'ordine esecutivo emanato dal presidente Donald Trump, che ha congelato gli arrivi da quei paesi per tre mesi
Giornata intensa per il neo presidente Usa Donald Trump che ha avuto una serie di colloqui telefonici con Merkel, Hollande e Putin.
Trump e Putin hanno parlato di lotta comune contro l'Isis, della crisi ucraina e di un futuro incontro. Lo rende noto il Cremlino secondo il sito russo Rt.
“Il mio ordine esecutivo non è una messa al bando dei musulmani”: lo ha sostenuto il presidente americano Donald Trump.  “L'ordine esecutivo sui rifugiati sta funzionando molto bene” lo aggiunto Trump.
“A chi fugge dalle persecuzioni dal terrore e dalla guerra, sappiate che i canadesi vi daranno il benvenuto, non importa quale sia la vostra fede. La diversità è la nostra forza #welcome to Canada”. Questo il tweet con cui il primo ministro canadese Justin Trudeau ha indirettamente risposto oggi alla sospensione degli ingressi negli Stati Uniti dei rifugiati decisa dal presidente americano Donald Trump. Il premier ha anche postato una foto del 2015 in cui saluta una bambina siriano all'aeroporto di Toronto. Una portavoce del premier, Kate Purchase, ha spiegato che Trudeau ha un messaggio per Trump: “Il premier non vede l'ora di esaminare con il presidente nel loro prossimo incontro i successi delle politiche del Canada sull'immigrazione e sui rifugiati”.
Il presidente francese Francois Hollande nella telefonata con Donald Trump ha sottolineato la convinzione della Francia che “la battaglia avviata per la difesa delle nostre democrazie sarà efficace soltanto se inserita nel rispetto dei principi su cui sono fondate, in particolare l'accoglienza dei rifugiati”. Lo riferisce l'eliseo aggiungendo che “di fronte a un mondo instabile e incerto, ripiegarsi su se stessi è un atteggiamento senza sbocco”.