Pubblicato il: 23/02/2024 alle 17:32
(Adnkronos) – Vent'anni di Mufoco, il primo Museo pubblico in Italia dedicato alla Fotografia Contemporanea e all’immagine tecnologica, tuttora l’unico nel settore: un traguardo importante per l’istituzione culturale che ha sede a Milano – Cinisello Balsamo, nella splendida Villa Ghirlanda, dimora secentesca che sempre nel 2024 festeggia il suo primo mezzo secolo per la comunità, 50 anni dal suo conferimento alla municipalità di Cinisello Balsamo e alla cittadinanza. La grande festa Mufoco viene sigillata oggi da una notizia importante, «un grande regalo – ha spiegato il sindaco Giacomo Ghilardi, anticipando la conferma dell’imminente firma di un accordo di valorizzazione del patrimonio fotografico museale con il Ministero della Cultura, il Comune di Cinisello Balsamo e la Città metropolitana di Milano. Mufoco si conferma quindi un’eccellenza del nostro territorio – ha aggiunto il sindaco – Oltre alle prestigiose collezioni, il Museo vantare significativi progetti sociali, testimonianza che la cultura deve essere ed è davvero per tutti. Il rinnovamento eseguito nella sua sede si caratterizza infatti per l’occhio di riguardo all’accessibilità. Un messaggio importante che rende ancor più il Mufoco una realtà da valorizzare nel tempo». E il presidente Mufoco, Davide Rondoni, ha dichiarato: «siamo orgogliosi e felici dell’attenzione che il Ministero della Cultura riserva al Museo attraverso l’accordo ormai prossimo ad essere siglato con gli enti gestori, il Comune di Cinisello Balsamo e la Citta’ Metropolitana di Milano, grazie all’impegno portato avanti dal Ministro Gennaro Sangiuliano e dal Sottosegretario Lucia Borgonzoni. Occuparsi di un Museo di Fotografia contemporanea significa trattare una questione centrale del nostro tempo, il tema della “verità”. E la battaglia della verità si gioca oggi sulla gestione delle immagini. Mufoco sta interpretando in modo sempre più moderno e contemporaneo la funzione del Museo, inteso non più solo come spazio ma come cuore pulsante e vivo, che va oltre la sua vocazione espositiva. Attraverso il suo ricchissimo archivio, un patrimonio culturale e artistico inestimabile, si generano ogni giorno iniziative e attività che vanno ben al di là dei confini nazionali, con un occhio sempre attento ai progetti, in Italia e all'estero, dedicati a nuovi e giovani artisti». «Investire sulla cultura contemporanea valorizzando un patrimonio di opere e la funzione di conservazione e divulgazione del Museo, con attenzione al presente e uno sguardo che sa anticipare i futuri obiettivi» è anche l’impegno della Città Metropolitana di Milano, come ha sottolineato oggi il vicesindaco Francesco Vassallo. Alla presentazione del fine settimana di eventi per i 20 anni Mufoco, e alla vernice di riapertura della nuova sede – con spazi resi più innovativi, accoglienti e accessibili grazie ai lavori finanziati dal Pnrr, su progetto dello studio milanese di design DotDotDot – era presente oggi anche la Direttrice Mufoco Gabriella Guerci, che ha annunciato il grande evento espositivo l via domani, sabato 24 febbraio: la mostra del grande Maestro della Fotografia Mario Giacomelli, un formidabile omaggio alle soglie dei festeggiamenti per il centenario dell’artista (2025). “Questo ricordo lo vorrei raccontare”, visitabile fino al 19 maggio 2024. È l’ultima serie fotografica creata da Giacomelli poco prima della sua scomparsa, il suo ‘testamento’ artistico per la prima volta esposto nella sua interezza. «Un Giacomelli sconosciuto – ha osservato la Direttrice Guerci, raccontato nella mostra e nel libro che la accompagna». «L’ultima serie creata prima della morte, eppure concepita come un inno alla vita – ha spiegato la Direttrice artistica dell’Archivio Mario Giacomelli, Katiuscia Biondi Giacomelli – Un progetto artistico che si propone di infondere rigenerazione, di dare nuovo senso alle cose: siamo per questo felici di aver portato questa mostra in un momento di rinascita del Museo». L’allestimento è composto da 66 opere vintage dalla serie Questo ricordo lo vorrei raccontare, e da oltre 400 provini che ricostruiscono i movimenti di Giacomelli nello spazio e il suo racconto fotografico. E ancora, riproduzioni di negativi, manoscritti, registrazioni audio e video che illustrano la sua opera e il suo pensiero, in particolare un video inedito e unico nel suo genere, amatoriale, girato dal genero dell’artista nel 1997, che restituisce un Giacomelli all’opera mentre crea le fotografie di questa spettacolare serie. La mostra si completa con l’uscita e la prima presentazione del volume “Mario Giacomelli. Questo ricordo lo vorrei raccontare” (Skinnerboox), ideato dall’editore Milo Montelli, che ne è curatore insieme a Katiuscia Biondi Giacomelli. Sabato 24 e domenica 25 febbraio Mufoco20Fest accoglierà il pubblico con la nuova installazione immersiva che permette la navigazione nelle collezioni del Museo (oltre 2 milioni di opere custodite in 40 fondi fotografici di oltre un migliaio di artisti italiani e internazionali) e nei programmi di attività e iniziative. Il cartellone degli eventi culminerà, domenica 25 febbraio (ore 10.30/20), con “Che Lotteria!” dell’artista internazionale di arte pubblica Ilaria Turba, a cura di Matteo Balduzzi: il rito popolare della lotteria come parte integrante di una inedita installazione artistica che sarà donata al Museo e racconterà i luoghi, gli abitanti, gli immaginari della città. «“Che Lotteria!” permette di vincere immagini e oggetti donati dai cittadini e dagli amici del Museo. Sono “cose importanti e preziose” che le persone hanno il desiderio di trasmettere e scambiarsi oggi e che resteranno nel tempo, come dei messaggi in bottiglia, grazie all’opera finale del progetto», ha spiegato oggi l’artista Ilaria Turba. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)