Pubblicato il: 10/03/2014 alle 10:26
E’ stato organizzato dall'ADIMED, Agenzia per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta Mediterranea, un seminario sull’importanza della dieta mediterranea e sulle qualità del grano siciliano.
“La dieta mediterranea continua a raccogliere unanimi consensi dal mondo scientifico per la salute. Questo modello alimentare rappresenta quindi un valore aggiunto per i nostri territori e per la nostra agricoltura – ha detto il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, a margine dell'incontro. La coltivazione del grano è una componente fondamentale della dieta mediterranea ed è quindi fortemente strategica per la nostra economia. Diamoci da fare. Non perdiamo più tempo. E' ora di passare dalle parole ai fatti se vogliamo veramente rilanciare la nostra agricoltura. Le varietà cerealicole siciliane hanno una qualità unica. Non dimentichiamo che a Milano ci sarà Expo 2015, esposizione Universale, con il tema “Nutrire il pianeta Energia per la vita”: un'occasione irrinunciabile e imperdibile per promuovere e valorizzare i nostri territori, le imprese e la qualità dei nostri prodotti”.
E’ proprio con questi presupposti che è stato dato pieno mandato al presidente Confagricoltura di Caltanissetta, Natale Gentile, di redigere un' Atto Costitutivo ed uno Statuto per la creazione di un Associazione che raggruppi una massa critica di produttori di grano siciliano, e di preparare un disciplinare per la produzione di “Pasta di Grano duro Siciliano”.
“La svolta per valorizzare definitivamente il grano siciliano – ha aggiunto Antonio Gallo, assessore all'Agricoltura del comune di Delia – si può avere. Servono però tre cose. La costruzione di un “sistema qualità” riconoscibile, che dia garanzie ai consumatori. La tracciabilità dei prodotti. L'associazionismo produttivo per contrastare la dispersione produttiva e la concentrazione della grande distribuzione. Senza un sistema qualità legato al territorio non potremo competere in un mercato dominato dai grandi produttori di grano rappresentati dalla Unione Sovietica, Francia e Usa”.
Il valore salutistico del grano deve tradursi in un ritorno economico per i produttori è stato il messaggio lanciato dal presidente dell'ADIMED, l'on. Salvatore Placenti, moderatore dell'incontro mentre il professore Fortunato Calcagno, autorevole ricercatore nel settore della sperimentazione ha parlato del valore salutistico legato alla specificità e all'unicità del grano siciliano. “Per assicurare la qualità del nostro prodotto – ha detto è necessario però concentrare l’offerta delle produzioni cerealicole, caratterizzata ancora da un’elevata dispersione sul territorio”.
Calogero Agliata, titolare dell'azienda agrituristica Feudo San Martino, ha sottolineato l'importanza “dell'introduzione di responsabili relazioni di mercato tra la fase produttiva e le fasi a valle (prima e seconda trasformazione, settore distributivo), necessarie – ha sostenuto – per conseguire un maggiore equilibrio all’interno della filiera cerealicola e a perseguire, tra l’altro, un’adeguata valorizzazione del prodotto e, soprattutto, l’allineamento della produzione all’evoluzione del mercato”.