Pubblicato il: 30/04/2014 alle 08:58
Questa settimana in occasione del Primo maggio, giornata nella quale si discute e di parla di tutto ciò che è afferente ai lavoratori, vogliamo approfondire il luogo di lavoro per eccellenza, ovvero la casa, luogo nel quale si trascorrono molti momenti della giornata, e che merita un approfondimento particolare.
Il Centro Formazione della Croce Rossa nissena spiega che l’incidente domestico è caratterizzato da tre fattori: si tratta di un evento accidentale improvviso determinato da una causa esterna involontaria che si verifica in una abitazione o nell’ambito domestico e che comporta conseguenze temporanee o permanenti sulle condizioni di salute di una persona a causa di lesioni di vario tipo.
Ecco alcune statistiche – tratte da Istat Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana“, 2009 – che dimostrano come non sempre si fa attenzione:
In Italia, su circa 60 milioni di abitanti, gli individui  coinvolti in incidenti domestici in un anno sono circa 2,8 milioni, con  un numero di incidenti pari a circa 3,3 milioni.
Questi incidenti determinano un numero di vittime che varia, secondo le diverse stime disponibili, tra 4.500 e 8.000. Il gruppo sociale più coinvolto è quello delle donne  che lavorano tra le mura domestiche.
Circa 900.000 incidenti domestici interessano i maschi, con una percentuale pari al 27.5%, ma ben 2.400.000 sono gli incidenti che vedono coinvolte le donne, con una percentuale del  72.5%.
E’ proprio per questo che, oltre a fornire consigli utili, il Centro di Formazione della Croce Rossa nissena invita a recarsi nei loro uffici o contattarli telefonicamente (o per email) per informarsi se ci sono delle attività di formazione “in aula”, in cui poter osservare direttamente e imparare sotto l’esperta guida dei volontari abilitati al servizio, per imparare ad intervenire in modo opportuno. Il “primo soccorso”, quello, cioè, che può fornire una persona senza abilitazione mediche, è molto importante per intervenire tempestivamente e tutelare l’infortunato anche fino – nei casi più gravi – a salvargli la vita.
Cosa bisogna fare o non fare in questi casi? Alcune regole “generali” sono valide per molti contesti.
Attenzione a non improvvisare senza conoscere le conseguenze del proprio gesto: il concetto di improvvisazione è il principale colpevole di tanti decessi in ambito domestico. La corretta attivazione del soccorso è il miglior intervento che si possa fare.
E’ importante ricordare sempre che non si deve mai somministrare nulla a una persona in stato di incoscienza, in quanto ciò potrebbe portarlo in stato di soffocamento per via della lingua che sia rilascia e ostruisce le vie aeree.
Anche favorire il vomito è un intervento da non effettuare con leggerezza.
Nell’attesa dei soccorsi in caso di incoscienza e non si sospettano traumi di origine cranica, un cuscino in mezzo alle scapole è ideale per tenere sollevata la lingua assicurare le pervietà delle vie aeree. Valutiamo sempre bene lo scenario che abbiamo di fronte.
Se le condizioni generali della persone lo permettono (assenza di traumi gravi) la migliore posizione da effettuare è la P.L.S. (Posizione Laterale di Sicurezza) così come mostrato nell’immagine.
Come ricordano sempre le hostess prima di ogni decollo aereo: “la sicurezza è Nostra è fondamentale nell’aiuto agli altri”.
Vedi anche: Una “super mamma” protegge il proprio bambino: la Croce Rossa indica i principali incidenti domestici
Leggi i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa