Pubblicato il: 05/09/2014 alle 06:30
Rottura dell'osso
La settimana scorsa il Centro Formazione della Croce Rossa ha spiegato come effettuare il primo soccorso nel caso in cui, cadendo, si riporti una frattura, distorsione o lussazione. La certezza del danno lo conferma una radiografia e un medico ma, nel frattempo, è possibile da “profani”, poter capire che cosa è successo cadendo.
Di fronte ad un traumatizzato che lamenti vivo dolore su una zona ossea e incapacità a muoversi per il dolore si deve sospettare una frattura, tenendo presente peraltro che una certa capacità di usare l'arto offeso non esclude la presenza di frattura soprattutto nei bambini.
Segni di frattura certa sono:
– mobilità abnorme di un arto che si pieghi ad esempio, fra il ginocchio e il piede;
– rumore di crepitio avvertito dal malato e dall'osservatore ai minimi movimenti, per sfregamento delle superfici di frattura fra loro;
– evidenza di struttura ossea sporgente da una ferita (frattura esposta).
Segni di frattura probabile sono:
– deformità evidente, ad esempio di un arto;
– gonfiore locale, per il travaso di sangue dall'osso fratturato;
– colore bluastro della cute (ecchimosi) quando il sangue travasato si fa superficiale.
Anche le distorsioni si presentano con dolore locale, movimenti dell'arto resi difficili per il dolore e talvolta uno o più segni di frattura probabile, ma nel complesso i disturbi sono più lievi che non nelle fratture e tendono a migliorare.
Spesso tuttavia è difficile anche per un medico senza l'aiuto delle radiografie, escludere con certezza la frattura. Eccettuati i casi più ovvi caratterizzati da disturbi lievi, che si attenuano spontaneamente in poco tempo, tutti gli altri devono essere considerati come possibili fratture e ci si dovrà comportare di conseguenza.
Le lussazioni si verificano solo nelle sedi delle articolazioni e si manifestano anch'esse con vivo dolore e incapacità ad effettuare i normali movimenti di quell'articolazione. Si associano quasi sempre:
– gonfiore nella sede dell'articolazione;
– deformazione “dura” del profilo corporeo locale rispetto a quello dell'altro lato per la presenza dell'osso dislocato dalla sua sede normale;
– colore bluastro della cute (ecchimosi) per il sangue travasato dall'articolazione lacerata;
– possibilità di movimenti anormali dell'arto, cioè che non possono essere fatti, ad esempio, dall'altro arto.
Vedi anche: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta