Pubblicato il: 28/11/2014 alle 09:40
Molto spesso si sente parlare di “aneurisma” e di problemi “all’aorta addominale” ma la maggior parte dei casi non si sa cosa sia e cosa comporta questa situazione. Il Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta ha raccolto le domande più frequenti che si pongono le persone per cercare di dare una risposta che sia chiara e comprensibile per tutti invitando, nel caso in cui ci siano ulteriori chiarimenti, a rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Cosa è?
Èsimile ad un palloncino dalle pareti sottili e fragili quella che scientificamente è definita “una dilatazione permanente localizzata in un tratto di un vaso ematico”.Stiamo parlando di aneurisma e in particolare di quello dell’aorta addominale (AAA), una condizione relativamente comune, la cui rottura è associata ad una mortalità solo di poco inferiore a quella riscontrata nel cancro della prostata e della mammella.
Cosa comporta?
Proprio come un palloncino infatti, l’aneurisma può scoppiare, con esiti fatali nella maggioranza dei casi. Si stima che in Italia ne siano affette 84.000 persone, con una significativa prevalenza nella popolazione maschile (il rapporto uomini/donne è di 5:1).
Si definisce killer silenzioso, poiché il più delle volte decorre in forma asintomatica e, spesso, il primo segnale è conseguente proprio alla sua rottura.
Come si risolve?
L’intervento chirurgico rappresenta l’unica soluzione terapeutica. Va tuttavia sottolineato che l’esito operatorio varia in maniera significativa a seconda che l’intervento venga compiuto in acuto, in situazioni cioè di emergenza post-rottura, oppure sia programmato. Nel primo caso, le statistiche sono agghiaccianti: 8 pazienti su 10 soccombono a seguito della rottura, o prima dell’intervento o per l’insorgenza di successive complicanze legate all’intervento stesso. Quando invece il paziente è sottoposto ad un trattamento chirurgico di tipo profilattico, pre-rottura quindi, il rischio di mortalità scende al di sotto del 3%
Come si previene?
Come in ogni ambito medico con la prevenzione: una ecografia può salvare la vita.
Èevidente quindi l’importanza di diagnosticare la patologia tempestivamente, in modo da pianificare l’intervento chirurgico prima che il rischio di rottura diventi elevato. “E pensare che per scongiurare questo pericolo basterebbe una semplice ecografia addominale, esame non invasivo ed innocuo, da ripetersi annualmente per tutti i soggetti a rischio” (uomini, over 65, fumatori, con familiarità per AAA – ndr).
Noi della Croce Rossa, facciamo proprio nei concetti di divulgazione sanitaria alla popolazione, come le visite ecografiche siano tra le migliori soluzione per un check-up efficace della salute cardiologica, vascolare e in genere degli organi addominali. Le moderne apparecchiature offrono la possibilità di osservare con precisione la salute degli organi e valutare tutti quegli elementi di sospetto che risultano fondamentale per scoprire precocemente eventuali anomalie.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta